Utente:Caesar/NonFiabe: differenze tra le versioni

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=== [[NonFiabe:Il soldato arancione]] ===
[[File:Band of brothers con soldato in divisa arancio.jpg|200px|right]]
 
C’era una volta un soldato arancione.
 
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=== [[NonFiabe:Geppo il leprotto]] ===
[[File:Gara tra animali.jpg|200px|right]]
C'era una volta un giovane leprotto di nome Geppo.
 
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=== [[NonFiabe:Gli gnomi]] ===
[[File:Gnomi.jpg|right|200px]]
C'era una volta un povero ciabattino che per colpa della crisi economica e delle multinazionali faticava ad arrivare a fine mese.<br />
 
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Il ciabattino riuscì così a ripagare tutti i suoi debiti e gli affari andavano talmente bene che si comprò pure una Ferrari, e con gli gnomi che lavoravano per lui, visse per sempre felice e contento.
 
== [[NonFiabe:Jack e il fagiolo magico]] ==
[[File:Jack e il fagiolo magico.jpg|200px|right]]
C'era una volta un ragazzo di nome Jack, che viveva in una casetta di pietra con sua madre.
 
Avevano solo una mucca che dava loro ogni giorno latte che vendevano per vivere, seppure miseramente.
Ma la mucca invecchiava, allora la donna l’affidò al figlio perché la portasse al mercato per venderla.
 
Tornando a casa Jack s’imbatté in un viandante che propose al giovane di comprare una [[Droga|magica sostanza]].
 
Jack non sapeva come comportarsi, ma alla fine accettò la proposta, e strada facendo raccolse dei fagioli da un campo per ingannare sua madre.
 
Una volta a casa le disse che aveva venduto la mucca in cambio di quei fagioli perché erano magici, ma la madre si mise le mani nei capelli e, per la rabbia e lo sconforto, afferrò i fagioli e li fece volare fuori dalla finestra.
 
L’indomani Jack si alzò presto e quando la madre uscì per le sue commissioni, si preparò la dose per sballarsi.
 
A quel punto uscì di casa e tutto gli sembrava più vivo e colorato. Vide che nel punto in cui erano stati gettati i
fagioli era spuntata una pianta di fagiolo gigantesca: non se ne vedeva la cima!
 
Incuriosito, vi si arrampicò e, quando giunse sopra le nuvole, vide un castello.
 
C'era un omone gigantesco, e una gallina che deponeva uova tutte d’oro, e un arcobaleno di zucchero e tanti elfi che cantavano felici.
 
Quando si svegliò, Jack era nel fango fuori casa tutto sporco e sudaticcio. La piantina di fagioli era una normale piantina e non c'era nessun castello.
 
Quando provò a rientrare in casa, scoprì che la madre, stanca della sua tossicodipendenza, aveva cambiato la serratura e buttato fuori tutte le sue cose.
 
Così da quel giorno Jack visse per strada elemosinando per comprarsi la roba. Fine.
 
Morale: "Drogarsi costa."
 
== [[NonFiabe:La principessa tafano]] ==
C'era una volta una giovane principessa molto bella, che voleva essere la più bella del mondo.
 
Ogni settimana tutte le ragazze del regno venivano convocate al suo palazzo per confrontarsi con lei: quelle più brutte di lei, la principessa le insultava e le derideva davanti a tutta la corte; quelle più belle di lei le faceva rinchiudere in cella e le faceva frustare finché la prigionia e le percosse non rovinavano per sempre la loro bellezza.
 
Poi le insultava e rideva di loro con tutta la corte.
 
Un giorno passò in quel regno una principessa straniera dotata di una bellezza straordinaria. Quando la nostra principessa la vide, subito fu presa da una terribile invidia, tanto che non riusciva più a mangiare o a dormire al pensiero di non essere la più bella.
 
Così un giorno decise di andare da una strega del suo regno e le ordinò di renderla bellissima con una magia.
 
La strega, che molte volte era stata al palazzo ed era stata insultata e derisa dalla principessa, decise di vendicarsi e la trasformò in un enorme tafano.
 
Morale: "L'invidia è una brutta bestia"
 
== [[NonFiabe:La strega vegana]] ==
[[File:Casetta di verdure.jpg|300px|right]]
C’erano una volta due fratellini di nome Hans e Kreta, che abitavano in una casina vicino al bosco.
La madre e il padre erano molto poveri.
Una mattina il padre disse ai piccini: – Andiamo a tagliare la legna nel bosco.
I figli lo seguirono contenti.
L’uomo si era lasciato convincere dalla moglie ad abbandonare i bambini, perché non aveva di che sfamarli.
Giunti nel bosco: – Aspettatemi qui – disse. Poi si allontanò tristemente.
Rimasti soli, Hans e Kreta attesero il ritorno del babbo. Scese la notte e cominciarono ad avere paura; Hans stringeva a sé la sorellina per consolarla.
Quando capirono di essere stati abbandonati, si misero in cammino per tornare a casa, ma si persero nel bosco.
Giunsero infine ad una casetta fatta di verdure: gli infissi erano carote, i davanzali sformato di patate, le lanterne erano melanzane e il vialetto era zuppa di legumi ormai seccata. E il giardino era pieno di fiori... di zucca!
Il tetto era ricoperto di spinaci intrecciati e foglie di lattuga e la staccionata era fatta di crostini di pane.
I bambini, affamati, superarono il disgusto per tutte quelle verdure e mentre mangiavano un pezzetto di muro apparve sulla porta una vecchina che li invitò ad entrare.
Non sapendo che la vecchina era una strega che attirava i bambini per convincerli a diventare vegani, i piccini entrarono.
Ma subito la vecchia li imprigionò, poi andò in cucina e preparò un minestrone e li costrinse a ripetere ogni ora che al villaggio erano tutti degli assassini mangiacarogne e che anche gli animali avevano dei sentimenti.
La strega teneva incatenato Hans e costringeva Kreta a fare le faccende domestiche e a prendersi cura dei suoi animali sul retro della casa: maiali, polli, vacche... Un vera fattoria!
La ragazza, che era molto furba, col tempo conquistò la fiducia della donna, e un giorno, mentre la strega arrostiva al forno la "porchetta di tofu" le andò alle spalle e la spinse nel fuoco, uccidendola. Subito corse a liberare Hans e insieme i due fratellini tornarono dai genitori portando tutti gli animali della strega, e vissero per sempre felici e contenti, e non soffrirono più la fame per il resto della loro vita.
 
'''Morale:'''Salva un albero, uccidi un vegano!