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== Gaio ==
[[File:Cicerone accusa Catilina.jpg|thumb|left|240px|Gaio mentre propone al Senato le sue riforme. Da notare che il senatore più attento sta giocando ad [[Angry Birds]].]]
Dopo la [[morte]] di Tiberio, suo fratello Gaio, anziché realizzare che sarebbe stato più saggio diventare [[
In qualità di tribuno della plebe il suo compito consisteva nell'incitare il popolo alla rivoluzione indossando una maglia del [[Che Guevara|Che]] e nel guardare i senatori e gli aristocratici agitando il braccio in segno di disprezzo borbottando [[insulti]]. Già il suo primo [[giorno]] in tribuna, Gaio propone 948 leggi a favore dei ''populares'', cioè i [[Cassa integrazione|cassintegrati]] che, credendo che le [[Guerre puniche]] le avrebbe vinte [[Cartagine]], mandarono a fanculo il loro [[capo]] e gli cagarono sulla biga Lamborghini. Di queste leggi 943 vengono accolte dai senatori con una spernacchiata, mentre le altre diverranno note come ''Leges Semproniae'', nome derivante dal fatto che
=== Leges Semproniae ===
Tra le Leges Semproniae attuate da Gaio ricordiamo la ''Lex de viis muniendis'', che prevedeva la costruzione di una grande strada che collegasse le [[città]] di [[Salerno]] e [[Reggio Calabria]], e la ''Lex de tribunis poco deficientis'', che garantiva la rieleggibilità dei tribuni e dava [[loro]] il diritto di parcheggiare dove cazzo volevano. Inoltre Gaio non si limitò a questo, giacché confermò la riforma del fratello commentandola con un "[[Sindrome del quoto|Quoto!]]" e promise la cittadinanza romana ai latini, quella latina agli italici e quella italica al primo [[stronzo]] che incrociò sul pianerottolo. Per finire
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