Turismo odontoiatrico: differenze tra le versioni

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== Gli sviluppi ==
[[File:Dentista non tanto normale.jpg|left|thumb|300px|Alla fine, quel che conta sono i risultati.]]
 
[[Qualcuno]] si rese conto che i profughi della [[Ex Jugoslavia]], le badanti [[Moldavia|moldave]] ed [[Ucraina|ucraine]], i migranti [[Romania|rumeni]] e quelli [[Bulgaria|bulgari]], pur versando in condizioni di vita ai limiti della miseria più nera, avevano tutti una dentatura da far invidia al {{citnec|compianto|e=senza fonte}} [[Mino Reitano]]. Com'era possibile? Mentre la maggioranza degli italiani sorrideva a bocca chiusa e piegava le labbra sulle proprie rovine gengivali per tenerle nascoste, gli stranieri dell'Est europeo sfoggiavano sorrisi impeccabili a trentadue denti come se nulla fosse. Gli italiani che volevano imitarli avrebbero dovuto mettere sotto [[ipoteca]] tutti i loro guadagni della vita futura e consegnare seduta stante all'[[odontoiatra]] di fiducia quanto faticosamente messo da parte fino a quel momento, altro che [[mutuo]] per la casa. {{Quote|È assurdo che questi pezzenti vengano qui, in casa mia, a sorridermi in faccia, e io, che ho lavorato tutta la vita, ho una bocca che sembra la fogna di Calcutta!}} Era facile sentire discorsi del genere in quel tempo, pronunciati con un [[livore]] che andava al di là del semplice [[razzismo]]: era l'amara consapevolezza che, a dispetto di migliori e più progredite condizioni politiche, economiche e sociali, gli italiani avevano quasi tutti una bocca di merda. Si scoprì, con una certa sorpresa, che nei Paesi dell'Est i dentisti sono competenti come quelli occidentali, utilizzano gli stessi materiali e le stesse apparecchiature, e svolgono tutto il lavoro in tempi molto più ristretti, senza costringere il malcapitato paziente ad attese interminabili tra una seduta e l'altra. ''Dulcis in fundo'', le tariffe praticate sono inferiori anche di due terzi rispetto al dentista sotto casa.
 
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