Truffa alla nigeriana: differenze tra le versioni

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[[File:AL9281-IT.gif|500px|right]]
 
[[File:prostitute di colore.jpg|right|thumb|250px|Questa immagine è stata messa solo per aumentare l'interesse nell'articolo, in realtà la '''truffa alla nigeriana''' non è destinata ad una [[prostituta]] [[Negro|di colore]].]]
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Ovviamente tutti avranno pensato:
{{Quote|È da scemi cascarci, soprattutto se non hai niente a che spartire con l'Africa.|Tutti.}}
Giusto, ma il truffatore ha pensato anche a questo.<br /> Si presenta come l'emissario di una persona molto in vista nel proprio paese, di norma un [[politico]] o un [[Il piccolo principe|rampollo reale]], e ha bisogno di un [[Pinco Pallino|prestanome]] per entrare in possesso dell'enorme gruzzolo senza destare sospetti. Propone una buona percentuale sul malloppo, a conti fatti una cifra spropositata, che non guadagnereste nemmeno aprendo un [[bordello]] in [[Thailandia]] con un centinaio di ragazze<ref>no, nemmeno se sono minorenni</ref>. Il fatto che sia di buone maniere e molto elegante, ma parecchio [[negro]], dovrebbe mettervi in allarme. Nei vostri [[Occhio|occhi]] è però appena apparso il segno del dollaro come succede a [[Zio Paperone]], a questo punto potrebbero vendervi anche la [[Fontana di Trevi]].<br /> Il raggiro è ben supportato da documenti che sembrano veri, con abbondante uso di ceralacca, timbri e firme. Per i più accorti le verifiche saranno inutili, chiamando il numero che vi hanno dato risponderà il primo ministro nigeriano in persona, che in realtà è un [[Tito Flavio Vespasiano|guardiano di cessi pubblici]] di Abuja. Se tentate di contattarlo con [[Skype]] vedrete un magnifico ufficio, con pelli di [[leopardo]] attaccate ai muri, foto di un [[ciccione]] nero che pare il [[presidente]], capoccia di [[elefante]], un paio di [[Caccia al Nusbari|Nusbari]] imbalsamati e bandiera. Voi parlate perfettamente sette lingue, le più diffuse, l'interlocutore un miscuglio di tutte le altre. Alla fine vi spiegate in [[Lingua napoletana|napoletano]], che lui capisce benissimo<ref>l'[[Lingua esperanto|esperanto]] al napoletano gli fa una [[sega]]</ref>. Vi convince che è tutto vero, e siete ignari che lo splendido ufficio giace in un seminterrato di una baracca ad Abeokuta. Dopo un paio di giorni, durante i quali avete continuato a fare ''"Aggiorna"'' sulla pagina del vostro [[home banking]], e non sentite più l'indice, del bonifico nemmeno l'ombra. Vi parlano di un "[[Imprevisto|impedimento]]" e vi chiedono i soldi per rimuoverlo. Il fatto che li abbiano chiesti in dollari (e di piccolo taglio) non vi turba, il direttore della vostra [[banca]] invece si è allarmato, 30.000$ per una [[vacanza]] gli sembrano "tantini" e vi ha inserito segretamente nella ''black list'' dell'Antiriciclaggio Internazionale, esattamente tra il trafficante di droga [[Colombia|colombianocolombia]]no Rubén Felipe Alcázar e lo [[Vatikan|IOR]].
[[File:Tototruffa 62 finto ambasciatore africano.jpg|right|thumb|320px|Un celebre caso del passato.]]
Passano altri giorni ed iniziate ad essere preoccupato. I truffatori hanno capito che potete dare di più e giocano la "carta diplomatica". Ovviamente l'ambasciatore non può ricevervi nel suo ufficio, la cosa è delicata e richiede un ambiente privo di orecchie indiscrete. L'incontro avviene in un lussuoso albergo del centro (che hanno pagato con i vostri soldi di prima), [[egli]] vi spiega che è
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