Tre metri sotto terra: differenze tra le versioni

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I due s'incrociano inizialmente nel negozio di lei, dopo che Step era andato a ritirare la salma di una cliente [[morte|morta]] fulminata sotto un casco per capelli. Lei rimane abbagliata da Step, dai suoi chiari occhi scuri, dalla sua chioma fluente che non ha mai conosciuto né l’azione di un pettine né quella di uno [[shampoo]]. Il suo sguardo è un fulmine nel [[cuore]], il suo profumo una ventata d’aria calda proveniente da una pescheria. Sbarbi scrive un bigliettino col suo numero di cellulare e lo consegna a Step mentre trascina il cadavere della cliente morta sul suo furgone di onoranze funebri.
Purtroppo Step ingoia accidentalmente il bigliettino e rammaricatosi per questo imprevisto aspetta invano che qualche altra cliente muoia per avere un pretesto per rivedere Sbarbi.
Cambio di scena: la cinepresa ritorna sul deserto africano visto all’inizio e sul monolito. Sullo sfondo un elettricista si gratta il pacco mentre fuma una sigaretta in una zona vietata ma il cameraman non se ne accorge e filma tutta la scena. Risate fuori campo. Un rutto. Dissolvenza in nero.
Dissolvenza in nero.
 
La vicenda riprende da una [[festa]] in cui Sbarbi si gratta le ascelle con la punta dei piedi per la [[noia]]. A un certo punto un invitato troppo [[ubriaco]] per continuare a essere sobrio si chiude in [[cesso|bagno]] e si impicca con la catena del [[cesso]]. Vengono chiamati i ''“Vigili del fu”'' e si ripresenta Step, stavolta con gli amici [[Pollo]], [[Tacchino]], Bernardo e Patonzo, tutti becchini patentati.
Mentre trascinano via la salma che ha ancora la catena dello scarico attorno al [[collo]], Sbarbi ha un lampo di genio: approfittando di un attimo di pausa dal lavoro in cui i becchini si erano fermati per fumare [[hashish]] e bere una [[birra]] analcolica (devono guidare) la ragazza entra nella bara sostituendosi al ragazzo [[morte|morto]]. Per dare al tutto una parvenza di credibilità toglie la catena dello scarico dal [[collo]] del morto e la mette al suo, tirandosi dietro il coperchio della bara.
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