Torino F.C.: differenze tra le versioni

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*'''[[Andrea Gasbarroni]]''', poeta incompreso.
*'''[[Generico Giocatore in Prestito]]''', prerogativa del Toro, è averlo in squadra. Nessuno sa il suo nome, nessuno sa il suo cognome. Solitamente viene preso perché costa poco o niente, gli si dice di correre e per due partite lo fa anche, suscitando le speranze dei tifosi che rivedono in lui la gloria dei bei vecchi tempi. Dopo appena 150 minuti e al primo passaggio sbagliato, in seguito a compita contestazione, si adagia sistematicamente nell'andazzo generale contando i giorni che lo separano al ritorno alla sua squadra. Dei giorni in maglia granata, dichiarerà sempre: «Sono mancati i risultati, purtroppo, ma è stata un'esperienza che mi ha fatto crescere a livello umano». Già.
*'''[[Stefano Guberti]]''', specchietto per le allodole usato da Urbano Cairo per far credere a quei pochi allocchi che ancora hanno fiducia in lui, che «Quest'anno ci divertiamo» (cit.) così da farli uscire di casa e fare l'abbonamento. Una volta intascato il malloppo, probabilmente, il presidente userà Guberti come scusa dopo aver venduto Bianchi e Ogbonna (n.b.: ovviamente Guberti è arrivato in prestito). Dopo un paio di partite in maglia granata ed essere già stato soprannominato "''la più grande ciofeca della storia del calcio"'' il prode Guberti finge un attacco di cacarella fulminante che lo costringe (si dice) a non muoversi dalla tazza del cesso per cinque mesi consecutivi. unUn altro gran colpo, Toro!
 
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