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→Vita, morte e non miracoli
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Secondo questa filosofia, basta la [[masturbazione]] e un po’ di lubrificante (assenza di dolore fisico). Epicuro chiama ciò piacere ''catastematico'' (piacere in stato di quiete), per distinguerlo dal piacere ''cinetico'' (piacere sfrenato), cui lui poteva solo aspirare.
Epicuro distinguerà tra i piaceri naturali, necessari e fattibili (masturbazione), piaceri naturali, necessari, ma poco fattibili (la stessa pratica, ma magari con un partner), piaceri impossibili ([[
Lucrezio descrive Epicuro come un generale salvatore dell’umanità, vestito con una sola foglia di fico, e appunto tutto fico. Sappiamo che c’era una relazione amorosa tra i due, ma solo per Lucrezio, cioè Epicuro non lo sapeva.
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