Tito (imperatore): differenze tra le versioni

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== Il principato ==
 
Più o meno, ma più meno, nel 79 dopo... oppure nell'832 d.R. (dopo [[Romolo]]) '''Tito''' divenne quindi imperatore, e per lui furono subito cazzi, elencati nell'ordine:
 
* un'[[epidemia]] di [[malaria]] che ridusse la popolazione di Roma agli spettatori del [[Colosseo]];
* un [[incendio]] spaventoso che in confronto quello di Nerone era l'incendio di un bambino scemo che dà fuoco alla cameretta;
* l'[[eruzione]] del [[Vesuvio]] che distrusse un sacco di roba e di gente inutile a [[Pompei]] e giù di lì;
* la rivolta di un certo [[Massimo]] Terenzio che, spacciandosi per Nerone perché aveva lo stesso [[odore]], voleva fottergli il trono e che dovette essere preso a calci fino in [[Iraq]];
* uno sbarco in massa di clandestini mauretani al lido di [[Ostia]];
* la Roma che perse lo scudetto all'ultima giornata;
* un brutto [[raffreddore]].
 
 
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Ciò accadde più o meno nell'[[arco]] di un anno e mezzo, e, pur essendosi adoperato quasi come non fosse un romano nell'alleviare il dolore delle vittime, fu troppo anche per un tipo duro come '''Tito'''. Se poi si aggiunge che quel bastardo di Domiziano voleva che morisse al più presto per poter incominciare a fare come cazzo voleva, e quindi gli stava sempre minacciosamente attorno, si capisce che '''Tito''' alla fine si ammalò.<br />
Era comunque ancora vivo quando finalmente venne inaugurato l'anfiteatro Flavio, occasione che '''Tito''' colse al volo per sterminare tre milioni e settecentotrentasettemila animali, essendo finiti i giudei. Giochi che durarono quasi quanto il suo regno e che gli valsero l'appellativo di “Amore e delizia del genere umano” datogli da [[Svetonio]]. I giudei invece, non facendo parte del genere umano, per i romani, lo appellavano semplicemente “Croce e delizia”, “Delizia” per Berenice e “Croce” per tutti gli altri.