Test di ammissione a Medicina e Chirurgia: differenze tra le versioni

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=== L’infiltrato della Digos ===
L’infiltrato della Digos è una specie molto rara di candidato, alcuni affermano che si sia ormai estinto, altri che non sia mai esistito. Lo scopo dell’infiltrato dovrebbe essere quello di controllare in borghese che tutto si svolga correttamente, è infatti opinione diffusa al ministero che la sola voce che tra i candidati si nasconda uno sbirro sia sufficiente a desisterli da ogni irregolarità, tutti noi sappiamo quanto ha ragione.
Nel caso l’infiltrato non sia il [[fantasma formaggino]], lo si riconosce per la nauseante tranquillità che sfoggia in contrasto con l’ambiente, l’infiltrato non è pallido, non suda, non ha i brividi, non ha caldo, non vomita, non gesticola, non sviene, non viene colpito da un attacco di ''Cacarella Insostenibilis'', non si guarda attorno, non va in bagno, non ripete, non fissa il vuoto immaginando [[Procarioti]] ed [[Eucarioti]] muniti di ali di farfalla, non parla, non è in alcun modo nervoso. Attenzione dunque, vigilanza costante!
[[File:Dottoressa accattivante.JPG|left|thumb|220px|...e le candidate di poter diventare cosà.]]
 
=== L’aficionado ===
L’aficionado (“affezionato”, per i monolingue) è il candidato che tipicamente affronta il test ogni anno dal decennio precedente al nostro. Gli affezionati sono quel che resta di mistici andati in malora e avariati da tempo, alcuni decidono di passare il periodo interprova iscrivendosi ad altri corsi che nella loro mentalità spongiforme considerano comunque inferiori a medicina e chirurgia, tipo [[farmacia]], [[veterinaria]] ma in primis [[scienze biologiche]]; quest’ultimo corso è infatti invaso da affezionati in attesa che il proprio destino finalmente si compia studiando, durante l'anno accademico le importantissime (ai fini del test) [[Zoologia]] e [[Botanica]]. A dire la verità può capitare che qualcuno venga illuminato lungo il cammino e decida di terminare il corso “di riserva”, ma la maggior parte non ne frequenteranno neanche le lezioni perdendosi nel misterioso limbo dei candidati perduti. Vi sono poi quelli che per prepararsi al test decidono di prepararsi al test e basta. Vendono la propria anima ad [[Alphatest]] e simili, e passano anni interi chiusi in casa a studiare, interrogare le carte e incitarsi da soli allo specchio. Dopo il quarto tentativo a vuoto molti vengono internati.
 
''Frasi tipiche:'' (parlando a sè stessi) ”Dai Enrico! Dai che ce la fai! Non ti sei fatto 6 anni di scienze biologiche e 4 di veterinaria per niente, dai! Dai! Dai!” e si fascia la fronte con la benda da [[kamikaze]].
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=== Il nonno ===
Il [[nonno]] è vecchio, improfumato, gelatinato, non sudato a causa dell'inefficienza delle sue ghiandole sudoripare dovuta alla vecchiaia, è il candidato la cui data di nascita risale a un’altra epoca, il [[medioevo]] o giù di lì, il suo scopo non è certamente quello di passare il test, ma di farlo passare a qualcun altro (solitamente è parente di un erede), sfortunatamente dimentica sempre che nell’aula del test non è concessa l’installazione del telegrafo, né tantomeno l’uso dei piccioni viaggiatori. Si riconoscono facilmente per l’odore di colonia misto a formaldeide che si portano appresso e per i modi di fare da signore del cavolo.
 
=== Il corsista ===
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=== L’inetto ===
L’[[inetto]] è l’idiota di turno che, cascasse il mondo, non manca mai. Il suo unico scopo al test è fare numero e riempire le statistiche, oltre che scatenare intorno alla propria persona un giramento di [[palle]] che neanche il Sole. L’inetto, Dio ce ne scampi e liberi, non si è preparato e non ha studiato, a malapena sa cosa sia il test, si potrebbe allora pensare che sia un essere docile e tutto sommato innocuo ma per mala ventura non è mai così.<br /> L’inetto prima della prova è dedito a far perdere la concentrazione agli altri candidati, ponendo loro domande blasfeme sugli argomenti più semplici del programma o sulle modalità di svolgimento del test (giusto per informarsi all’ultimo momento). Durante la prova, non riuscendo a capire neanche una domanda pensa sia cosa molto intelligente chiedere al vicino, rischiando così il ritiro del test per entrambi. Il vicino gli risponderà molto cortesemente di starsene zitto oppure se è veramente [[bastardo]] a puntino gli darà le risposte sbagliate, che l’inetto accetterà senza neanche ringraziare; infine dopo la prova passerà il tempo a lamentarsi a gran voce (in modo che tutti sentano) che il test era troppo difficile, che fa schifo, che l’[[università]] fa schifo e che non c’era neanche una domanda di medicina (come se il test fosse preparato per quelli che in medicina sono già entrati).<br />
A tutt’oggi, non si sa che fine fanno gli inetti, voci insistenti suggeriscono che dopo la prova essi vengano prelevati e, nel tentativo di dar loro utilità, utilizzati come [[Cadavericadaveri]] per le esercitazioni di facoltà, noi tutti speriamo che sia proprio così; oppure vengano raccolti e assunti dal beato e santo [[CINECA]] per correggere i quiz dei [[nonni]] che hanno scritto le risposte del test con pennino e calamaio.
 
== Il dopotest ==