Tagadà: differenze tra le versioni

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==== Il Giostraio ====
È il direttore d'orchestra, il manovratore della '''Macchina Divina'''. È trattato con rispetto e ammirazione da tutti i Tamarri, al punto che solo il '''Campione'campione'' può osare intrattenere una conversazione che sconfini dalla solita preghiera: "''Un altro biglietto, grazie Vez!''". Quando egli inserisce nel dispositivo sonoro della '''Macchina Divina''' una canzone estremamente [[Merda|fikosissima]], tutti i Tamarri volgono lo sguardo verso di lui, in segno di ammirazione, provocando una caduta disastrosa per la mancata concentrazione sui movimenti dell''''Astronave Danzante'''. È solito stare in un baracchino con una soglia d'umidità (per il 96% prodotta dalle sue '''Ghiandole Sudoripare''') del 145%, tanto che alcuni pionieri rivoluzionari hanno cominciato ad indossare attrezzatura subacquea per vendere biglietti. [[Cazzata|Leggende metropolitane]] asseriscono che questo magistrale ed illustrissimo individuo si nutra dell'olio del motore dell''''Apparecchio Ludico Divino''' per aumentare la sua sinergia con questo stupendo macchinario.
Come risaputo, i Tagadà non si costruiscono bensì vengono trovati, difatti, quasi la totalità dei '''Giostrai'''giostrai, faceva in precedenza parte della classe "[[Disoccupato|diversamente lavorante]]". Questi individui vagano disperatamente alla ricerca di occupazione, costretti a nascondersi dal [[Umberto Bossi|Troll della Padania]] che minaccia da anni di sopprimerli, con l'intento di portare la [[cazzata|Libertàlibertà ai cittadini Italiani]]italiani.
La vita stressante e il rancore represso che portano questi individui, li inducono ad accanirsi sull'intera umanità, cercando di far cadere con continue spinte idrauliche i <s>coglioni</s> giovani che si avventurano nel '''Monastero della Sacra Rotazione'''. Il Giostraio non ha amici, ad eccezione del '''Campione''', l'unico verso il quale prova profonda ammirazione e orgoglio. Solitamente non ha moglie, ma fa in modo di ingravidare la [[Puttana|prima che passa]] così da ottenere una discendenza (preferibilmente femminile e [[Puttana|libertina]]) per adescare nuovi adepti tamarri e introdurli attraverso un complesso '''Ritorito Iniziatico'''iniziatico all'utilizzo della '''Ruota mistica'''.
Molti dei Giostraigiostrai sono soliti portare [[Crocifisso|bizzarri talismani]] del peso non inferiore ai 4,5 kg.
Concludendo, questa eccentrica forma di vita itinerante è riuscita nel corso dei secoli a guadagnare una posizione prestigiosa propensa alla scalata sociale, grazie soprattutto alle sue innumerevoli [[Figure di merda|imprese]].
 
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[[File:Strasfigato.jpg|thumb|right|150px|Tipico Tamarro da Tagadà]]
I tamarri compongono circa il 85,0% della popolazione del tagadà. Si dividono a metà in zingari e italiani che si atteggiano da [[zingaro|zingari]].
L'abbigliamento è tecnico sportivo proprio della disciplina: innanzitutto per un ottima aderenza sul terreno il tamarro utilizza di solito scarpe [[Nike|Nike Silver]] tarocche, Nike Shox o Air Max o in alternativa [[Puma]]. Alcuni veterani temerari utilizzano però scarpe dal bassissimo coefficiente d'attrito come Kawasaki o Superga per fare sfoggio di un 'abilità ancora più grande. Il resto dell'abbigliamento è composto da jeans e canottiera sporca di morcia dello scooter o pantaloni della tuta e t-shirt di Angel & Devil dalla grafica improponibile. Optional gli occhiali da sole.
Iniziano a popolare la giostra al primo calare del sole, fino all'ultimo giro della serata, verso le 4 di mattina. La prima sera di sagra fanno la fila alla cassa e comprano almeno 50 biglietti che consumeranno quasi completamente la sera stessa. Dopo di che, prima di salire, si pavoneggiano improvvisando passi di danza, puntando qualche tipa, o sfoggiando alla propria forza nel punch-ball più vicino. Al momento opportuno si fanno avanti e salgono spintonandosi in fila per poi fare a gara per prendere posto rigorosamente in piedi. Quando il tagadà inizia a girare iniziano a spingersi per buttarsi giù a vicenda, in modo da rimanere ultimi in piedi ed essere incoronati King della serata. Nel frattempo puntano le ragazze truzze che li guardano mandando baci e sguardi ammalianti. I più abili tamarri resistono a pendenze di 130° e resistono a 10-11 giri di seguito, intervallandoli solo con fasi di ballo libero sulle casse; il giostraio ce la deve mettere tutta per abbatterli. Solitamente il tamarro più abile è rispettato e conosciuto per nome da tutti, speaker compreso, che lo annuncia alla folla con frasi come "eccolo qui, il nostro caaaaaaaampione! vai così che si gira! Guardatelo ragazze!". Addirittura alcuni riescono a rilanciare con un calcio al volo il cubo di gesso/borotalco lanciato durante la corsa dal giostraio neutralizzando la minaccia. A questo punto il soggetto viene incoronato campione indiscusso della serata e riconosciuto come figlio legittimo dal giostraio. Seguono banchetti e feste.
 
==== Donna Del Tamarro ====
Anche dette vacche da monta, compongono il 13% della popolazione. Arrivano tiratissime e mezze nude, accessorio irrinuciabile la borsa, contenente almeno un oggetto per ogni lettera dell'alfabeto, che perderanno sistematicamente.
Se non impegnata, gira in gruppo con altre 5-6 e sta seduta, a questo punto, dopo essere stata puntata da qualche tamarro, si alza in piedi per dare inizio ad un complesso rito pre-accoppiamento che si conclude nel 86% dei casi con una caduta rovinosa, e comunque nel 92% dei casi in una successiva gravidanza indesiderata.
Se impegnata starà in piedi con il proprio tamarro facendosi sorreggere da questo, o in alternativa le è concesso di rimanere seduta per tenergli nella borsa gli occhiali da sole (considerando che sono le 23.15).
In entrambi i casi è considerata alla stregua di un elettrodomestico, essendo la sua presenza [[pompino|funzionale a quella dell'uomo]]. L'unica che fa eccezione è la figlia/nipote del giostrarogiostraio, che avendo passato la propria esistenza a bordo del tagadà è l'unica che può competere con i maschi della sua specie, e per questa l'unica degna di [[rispetto]].
 
==== L'Ignavo ====
L''''Ignavo''', detto anche '''Inetto''' o [[Ameba]] costituisce il rimanente 2% della fauna popolante il Tagadà.
La sua natura inetta e la sua posizione di '''Invertebrato'''invertebrato costituiscono i motivi che spingono questo essere a prendere parte al rito mistico della Messa Rotante. Questo essere vivente è rigorosamente non pensante non si rende assolutamente conto di dove sia e di cosa stia facendo. Viene attirato dalle [[LSD|mirabolanti coreografie psichedeliche]] e dal modo di vestire [[Merdapagliaccio|alquanto appariscente]] della popolazione [[Truzzo|Truzzo-Tamarra]].
Solitamente rimane seduto ad ammirare le movenze esageratamente [[Gay|leggiadre]] della popolazione [[Truzzo|Tamarra]]tamarra, che di tutta risposta non lo caga neanche di striscio perché intenta ad osservare le luci psichedeliche e a sistemarsi il [[Emo|Ciuffo]], componente genetica di un altro gruppo sociale abbastanza denigrato dalla società stessa.
Questo ceto folkloristico vede una minoranza (che rappresenta il 15% della popolazione '''Ignava'''ignava) che viene denominata la Setta degli '''Sfigati'''sfigati. Lo '''Sfigato''' è l'individuo a livello gerarchico più basso nell''''Istituzione Giostraia''': egli rimane seduto, immobile, non capacitandosi di come certi individui, tra i quali il '''Campione'''campione riescano a compiere acrobazie oltre ogni limite di '''Decenza'''decenza. Vengono disprezzati in tutto e per tutto persino dalle '''Donnedonne dei Tamarri'''tamarri e addirittura dagli stessi '''Ignavi'''ignavi, che ostentando un sentimento di appartenenza ai '''Tamarri'''tamarri li disprezzano per sentirsi '''YO'''. Comunque, gli '''Sfigati'''sfigati sono coloro che al di fuori del Tagadà ricoprono il ruolo sociale più rispettabile tra tutti i ceti sopra citati.
 
== Eventi Religiosi ==
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