Studio Aperto: differenze tra le versioni

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*'''[[Alessandra Rolla|Alessandra Rolla La Canna]]''': ha molti nomi, quali Thanatos, Flagello di Isildur, [[Cribbio]], [[Boia]] e simili. Dimora nell'Averno o nella redazione di Studio Aperto, da cui esce solo per recarsi a far sciacallaggio in luoghi di disgrazia e orrore, nutrendosi di cadaveri e facendo domande idiote ai presenti in stato di shock. Ama dipingersi di nero le unghie e non fa nulla per togliersi l'etichetta di corvo che l'accompagna. Il cantante dei [[Meihm|Mayhem]] si suicidò dopo un suo servizio. Domanda tipo a una madre disperata in lacrime e prossima allo svenimento: "Ma lei come si sente ora?". Resta nel puro mito la Domanda al padre di Erika, la tipa che con Omar ha massacrato sua madre e suo fratello, ovvero moglie e figlio del signore che allibito ascolta: "quali sono le sue reazioni emotive?"
 
*'''[[Silvia Vada|Silvia Vada a fanculoAffanculo]]''': incrocio tra una bambola gonfiabile e un ermellino schizzato, Silvia Vada si aggira per le strade di [[Torino]] in cerca di bimbi da intervistare circa quanto sia buono il gelato (per poi molestarli nei fuorionda). Nel tempo libero si occupa della [[Annamaria Franzoni|mamma di Cogne]] o della Fiera del Cioccolato o dei successi (eh già...) del Torino Calcio. Assume psicofarmaci prima di ogni diretta che causano quella sua paresi facciale inconfondibile, data da numerosi interventi di botox documentati da un servizio speciale di Lucignolo, e quella voce odiata un po' da tutti tranne che dai [[truzzo|truzzi]] torinesi suoi amici. La caratteristica più evidente di Silvia è documentare ogni serie di vaccate come i più straordinari eventi, esempio esplicativo fu quando si mise a giocare alle bocce quadrate in un piccolo paese della provincia piemontese, naturalmente avendo assunto almeno 2-3 bottiglie di liquore locale.
 
*'''[[Benedetta Parodi]]''': L'emblema della ''non'' raccomandazione, Benedetta sarebbe anche un bel vedere, non fosse per quelle acconciature da [[Emo]] o ragazza vergine che tanto non ci crede nessuno. Anche perché per avere il posto da conduttrice deve averci dato dentro in quel senso. Benedetta ha tre piccoli problemi: non sa leggere, incespica su due parole ogni quattro, vuole far vedere le tette anche lei e tenta in ogni modo di metterle in evidenza. In un fuori onda, durante un servizio sulla Falchi, disse : "Ma perché non le ho così grosse anch... Ed ora parliamo dell'orsetto [[Knut]]!". Non sapendo più a chi appiopparla, l'hanno relegata in una cucina dove conduce la bellissima rubrica "Cotto e Mangiato" (Chiamato volgarmente anche "Cotto e Leccato" infatti la nostra giovane giornalista ha la brutta abitudine di leccare con le dita le proprie creazioni dopo averle completate). I capolavori di questo spazio sono le inquadrature dove si vedono i cameraman che riprendono, l'immancabile musichetta idiota anni '30 e la presa di coscienza che in italiano la parola millilitro sia stata sostituita dalla molto più comprensibile emmeelle.
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