Strage di piazza Fontana: differenze tra le versioni

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{{Cit2|Commissa', ma adesso non dovremmo fermare qualche fascistello/comunistoide?|Il brigadiere Girasole, che ha studiato il manuale.}}
{{Cit2|Giraso', vuoi per caso tornare appuntato?|Il commissario Calabresi non proprio di ottimo umore.}}
Il connubio era a dir poco fantastico: un altro anarchico, per di più [[ballerino]], quindi [[frocio]]. Non si poteva sperare in meglio. Fascistelli e comunistoidi potevano aspettare. Questa volta poi, c'era un riscontro oggettivo, una [[testimonianza]] che con una certa dose di [[fantasia]] poteva anche definirsi attendibile... perché non approfittarne? Era stata offerta una taglia di 50 milioni di lire (un botto di soldi, per l'epoca) a chi avesse fattivamente contribuito alla [[cattura]] dei responsabili. La questura fu presa d'assalto da una moltitudine di [[mitomane|mitomani]], [[Gente che per strada cerca di spillarti i soldi|gente in cerca di facili guadagni]], e un sacco di [[padre di famiglia|padri di famiglia]] che volevano disfarsi della [[moglie]] o della [[suocera]]. Il [[16 dicembre]] si presentò il [[tassista]] Cornelio Rolandi, che additò [[Pietro Valpreda]] come sicuro [[colpevole]]: il giorno della strage l'aveva trasportato col suo [[taxi]] da piazza [[Cesare Beccaria]] a piazza Fontana, e già questo era un fatto molto sospetto, inoltre Valpreda trascinava con sé un'enorme e pesante [[valigia]]. Due [[indizio|indizi]] che facevano una [[prova]]. Infine Rolandi riconobbe Valpreda durante un [[confronto all'americana]]. Tanto bastò al sostituto procuratore [[Vittorio Occorsio]] per trarre in arresto Valpreda, contestargli l'[[omicidio]] di 17 persone e il ferimento di altre 88, e per consegnare al Rolandi la taglia multimilionaria. Il caso era chiuso. Ma nemmeno per [[sogno]]. Le incongruenze del racconto del tassista sgorgarono repentine ed improvvise come un'[[eiaculazione precoce]]. Ma il Rolandi aveva già incassato la taglia e si rifiutò di restituirla dichiarando: {{Quote|Roba data mai tornata! Chi ha dato ha dato e chi ha avuto ha avuto! Il mattino ha l'oro in bocca! Chi dorme non piglia pesci! Chi s'alza presto riempie il cesto!}} Bisognava comunque dar conto dei quattrini sganciati incautamente, così Valpreda si sciroppò 1110 giorni di [[carcere]] e subì un lungo processo, che lo vide assolto nei tre gradi di giudizio per ''manifesta incapacità del [[cancelliere]] di redarreredigere un verbale processuale senza errori di [[ortografia]]''.
 
== Fatti e personaggi che in qualche modo ''c'entravano'' ==
Utente anonimo