Strage della Questura di Milano: differenze tra le versioni

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[[File:busto di Calabresi e vittime della questura di Milano.jpg|right|thumb|320px|Il fattore scatenante e l'esito della strage.]]
La '''Strage della questura di Milano''' fu un attentato terroristico avvenuto il [[17 maggio]] [[1973]] alle ore 11, ad opera di Gianfranco Bertoli, in conseguenza del quale: si spaventarono i [[gatto|gatti]] nel raggio di tre isolati, il cav. Cristofallo fu svegliato di soprassalto (la notte prima aveva fatto tardi al raduno degli [[alpini]]) e la signora Barison fu costretta a ripulire di nuovo il soggiorno dalla polvere. <br /><del>Per il resto tutto procedev</del> Inoltre, cinquantadue persone rimasero ferite e quattro persero la [[vita]]. <br />Quel giorno veniva inaugurato un busto in memoria del commissario<ref>santo e martire</ref> [[Luigi Calabresi]], ucciso un anno prima. La cerimonia era presieduta dall'allora ministro dell'Interno Mariano ''"vroom-vroom"'' Rumor, vi partecipavano inoltre: alte cariche della [[polizia]], alcuni curiosi ([[Nonbooks:Depredare i rinfreschi|interessati più che altro al rinfresco]]), i familiari del commissario, altri curiosi (però a [[dieta]]) e, non visto, il fantasma di [[Giuseppe Pinelli]] che ancora "svolazzava" da quelle parti.<br /> La [[bomba]] non colpì il ministro perché, dopo aver guardato ripetutamente l'[[orologio]] come avesse altro da fare (tipo andare dall'[[amante]], al [[cesso]], a ritirare lo [[stipendio]], <del>a pagare una multa</del>), si era allontanato in modo repentino poco prima dell'esplosione. <br />L'attentatore fu subito arrestato e si affrettò a dichiarare che, col suo {{citnec|folle ma simbolico gesto}}, voleva vendicare la [[morte]] dell'[[Anarchia|anarchico]] Pinelli. Tutto questo, accadeva in [[barba]] al massiccio controllo esercitato dai servizi segreti.
{{cit2|La situazione a [[Milano]] è sotto controllo. [[Negronero]] ha fatto sapere, tramite [[Alan Ford]], che la [[donnola]] è dal [[farmacista]], dove si incontrerà col [[capostazione]] e gli consegnerà il [[formaggino]].|Informativa del [[Servizi segreti|SID]] n. 1547/A del [[14 maggio]] 1973.}}
{{cit2|A regà, nun ho capito un [[cazzo]]! Le cose so' [[due]]: o state a usà er codice dell'anno scorso, o me state a pijà p'er [[culo]]!|Informativa del SID n. 1547/B del 14 maggio 1973.}}
{{cit2|[[AHAHAH!!!]] Stavamo a scherzà! Ora siamo seri: ''Convocare un [[Puttana|gran bel mignottone giovane]] per le ore 11 di dopodomani, presso Hotel Manin a Milano (vicino la questura).''|Informativa del SID n. 1603/A del [[15 maggio]] 1973.}}
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== L'attentato ==
[[File:uomo che porta granata gigante con carriola.jpg|left|thumb|320px|Secondo gli inquirenti, la strage fu causata da una [[Bomba|bomba a mano]] ad alto potenziale.]]
La preparazione fu scrupolosa. Gianfranco Bertoli capì subito che era impossibile "piazzare", in anticipo, un ordigno esplosivo a tempo nella questura di Milano. Scartò anche l'idea di rubare una [[Gazzella negrivoranerivora|gazzella]] della polizia ed entrare a tutta [[velocità]] per "arrotare" il ministro (il [[Nonbooks:Evitare le code|traffico]] in via Fatebenefratelli non consentiva l'adeguata rincorsa). Nemmeno legarsi addosso mezza [[quintalata]] di tritolo e farsi saltare, roba da [[Talebano|talebani]] e inoltre, sarebbe stato complicato incassare l'assegno dei "servizi" da defunto.
{{Quote|Come sarebbe a dire: "cosa c'entrano i servizi segreti?"!! Ok, spiego.|Autore che alza gli occhi al cielo pensando: "beata ingenuità".}}
Nel [[2002]] il generale Nicolò Pollari (ex-direttore del Sismi), ha confermato che Bertoli è stato un informatore del Sifar prima, e del SID in seguito, il suo nome in codice era ''[[Negronero]]''. Per il SID la fonte fu chiusa nel 1966 ma, in seguito, il suo nome compare nell'elenco fornito da [[Giulio Andreotti|Andreotti]] alla Commissione Stragi nel 1990, dal quale risulta essere appartenuto all'[[Francesco Cossiga|associazione segreta Gladio]].Tanto per essere ancora più chiari:
{{Quote|Gianfranco Bertoli sta agli anarchici come [[Ruby Rubacuori]] sta alle [[Suora|Suore Missionarie Oblate dell'Assunzione]].}}
Ora che abbiamo "inquadrato il soggetto", sarà facile capire come ha fatto il Bertoli a: recarsi in un [[Israele|kibbutz israeliano]], rimediare una bomba a mano assai potente, portarla tranquillamente in [[Italia]] e usarla per l'attentato. <br /> Sono le ore 11 del 17 maggio 1973, Bertoli al grido di: ''"Muoia Rumor e tutto l'[[inquinamento acustico]]!"'' lancia la granata, [[qualcuno]] fa appena in tempo a dirgli ''"Guardi che il ministro è già..."'' {{Dimensione|250%|BOTTA FORTE!!!!!}} ...fiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii<ref>timpano fuori uso</ref>... <br />L'effetto della deflagrazione è devastante: 52 persone rimangono ferite e 4 muoiono. Solo dopo si scoprirà che lo scoppio era stato causato da una bomba a mano che, per causare tutto quel [[bordello]], doveva pesare non meno di 7-8 kg. L'attentatore fu subito immobilizzato ed arrestato.