Strage dell'Italicus: differenze tra le versioni

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si muore, si crolla, si esplode,<br />
si piange, si urla.
Un treno è saltato.}}|{{s|<del>Un povero pazzo che nessuno si è mai cagato}}</del> [[Claudio Lolli]].}}
La '''strage dell'Italicus''' fu un [[attentato]] [[Terrorismo|terroristico]] perpetrato il [[4 agosto]] [[1974]] a bordo del [[treno|treno espresso]] [[Roma]]-[[Monaco di Baviera]] via [[Brennero]], frequentato da tantissimi passeggeri, tutti ignari di viaggiare su un convoglio denominato ''Italicus'' e di avere una [[bomba]] sotto il [[culo]]. A dirla tutta, il nome in codice del treno era noto solo ai [[Capostazione|capistazione]] iscritti al [[Rotary Club]]. Nonostante la tragicità furono ben altri gli avvenimenti che appassionarono l'[[opinione pubblica]], come ad esempio il primo [[scudetto]] della [[S.S. Lazio|Lazio]]. Attualmente la [[strage]] viene vagamente ricordata da pochi smemorati in confusi [[flashback]] slegati tra loro; per il resto, buio totale. Nemmeno [[Salvo Sottile]] gli ha mai dedicato la benché minima attenzione. L'amara considerazione che viene spontanea è che ci siano stragi di serie A e di serie B, ma ora basta parlare di [[calcio]].
{{Wikipedia}}
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{{Cit2|Nel 1974 non è successo niente, si è passati direttamente al [[1975]]!|[[Giulio Andreotti]] su corsi e ricorsi storici.}}
Il 1974 sembra essere un [[anno]] insignificante, ad un primo esame superficiale. Invece, scorrendo rapidamente gli accadimenti di allora, si scopre una singolare concatenazione niente affatto casuale, quasi a voler implicitamente attestare la presenza invisibile di una ''longa manus'' che tutto orchestra e tutto dirige, relegando l'essere umano al ruolo di {{s|<del>mezza calzetta}}</del> mera comparsa priva della possibilità di assurgere al ruolo di ''faber fortunae suae'', con un [[vaffanculo]] al [[libero arbitrio]] e a [[Erasmo da Rotterdam]].
 
Nel resto del mondo c'era stato lo scandalo [[Watergate]]; la caduta dei [[Dittatura|regimi totalitari]], instaurati a suo tempo da [[Salazar]] in [[Portogallo]] e dai [[Dittatura dei colonnelli|colonnelli]] in [[Grecia]]; la [[Nazionale di calcio della Germania|Germania Ovest]] vinceva in casa i {{Citnec|[[Mondiali di calcio Germania Ovest 1974|Mondiali di calcio]]|e=avevo detto: basta col calcio!}}; i [[Turchia|Turchi]] invadevano la parte settentrionale di [[Cipro Nord|Cipro]], allo scopo di costruirci tantissime villette abusive per trascorrervi le vacanze estive; l'[[ONU]] riconosceva all'[[OLP]] di [[Yasser Arafat]] il diritto di esistere, ma anche il dovere di vedersela con [[Israele]] circa le questioni di confine e di buon vicinato. Era anche nato ufficialmente l'[[hip hop]] in un parto gemellare con la [[serie televisiva]] ''[[Happy Days]]''. E in Italia?
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[[File:titoli dei media sulla strage dell'Italicus.jpg|right|thumb|250px|Le uniche testate che parlarono della strage. Fu un peccato che [[Lupo Alberto]] fosse già in edicola, magari ci si poteva trovare un approfondimento.]]
 
La strage era accaduta nel bel mezzo della [[notte]], quando tutte le testate giornalistiche avevano già mandato in stampa le edizioni del [[mattino]]. La notizia giunse comunque in breve tempo alle redazioni, grazie all'infaticabile opera di cronisti free-lance disposti a lavorare senza sosta pur di sbarcare il lunario. Ma era comunque tardi: otto direttori di quotidiani su dieci dichiararono: {{Quote|Ieri sera ci siamo quasi scannati per fare la prima pagina come si deve e adesso dovremmo buttarla a mare per la solita bombetta del [[cazzo]]? Non se ne parla proprio!}} Degli altri due direttori, uno continuò a dormire e non rispose al [[telefono]], l'altro pubblicò un trafiletto quasi invisibile e brutalmente sgrammaticato: era il direttore del giornaletto del [[dopolavoro]] ferroviario di Macomer. Fu perciò che a [[giorno]] fatto in pochissimi erano a conoscenza dell'atto terroristico, ma le cose non migliorarono l'indomani: i soliti otto direttori su dieci sentenziarono: {{Quote|Ma ormai è roba vecchia! Dovremmo pubblicare sul giornale di {{<u|>domani}}</u> una notizia di {{<u|>ieri}}</u>? Ma quando mai?}} Il nono direttore dormiva ininterrottamente ormai da due giorni: [[nessuno]] si era accorto che era entrato in [[coma|coma irreversibile]]. Il dopolavorista invece si era trovato con le mani legate, dal momento che il suo giornaletto usciva con cadenza quadrimestrale.
 
I [[Telegiornale|telegiornali]] non furono da meno: le edizioni del mattino effettivamente riportarono la notizia, ma lo [[share]] in quella fascia oraria era stabilmente assestato sul -0,6%, i pochi telespettatori erano esclusivamente [[Vecchio|anziani]] abbandonati a se stessi (a quell'epoca le [[Badante|badanti]] non erano ancora state inventate). Come se non bastasse esistevano solo i due canali televisivi [[Rai]] che, per non pestarsi i piedi a vicenda, trasmettevano le stesse identiche notizie, quindi non esistevano sistemi alternativi per ottenere informazioni di sorta. Le edizioni successive trattarono l'argomento in maniera superficiale e distratta, d'altronde era agosto, c'era un [[caldo]] che favoriva i suonatori di [[blues]] e faceva calare drasticamente i livelli di attenzione, in molti erano in [[vacanza]] e in ogni caso era più interessante il [[Cantagiro]] o una [[Paparazzo|paparazzata]] sulle [[tette]] di {{tooltipAbbr|{{Colore|green|Beba Loncar}}|[[File:Beba Loncar.jpg|185px|Eccovi le tette, morti di fame!]]}}. In pochi giorni la notizia disparve nel nulla e nessuno se ne lamentò, a cominciare dalle vittime.
 
== Le indagini ==
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=== Ulteriori sviluppi ===
 
Un {{s|<del>[[extracomunitario]]}}</del> extraparlamentare di sinistra, Aurelio Fianchini, detenuto nel [[carcere]] di [[Arezzo]] per aver tentato di mangiare un bambino, evase per andare a [[troia|troie]] e farsi una doccia degna di questo nome. Espletate queste fondamentali necessità, si costituì presso la squadra mobile di Roma il [[16 dicembre]] [[1975]]. Qui dichiarò di aver raccolto le confidenze di alcuni coinquilini di galera, proprio quelli che erano sospettati di aver compiuto la strage. Il Fianchini avrebbe anche raccolto le loro confidenze in quattro quaderni con la copertina di [[Tex Willer]], ma li avrebbe perduti durante la fuga.
{{Cit2|Ma non c'è problema: è tutto stampato qui!|Il Fianchini mentre si martella la tempia col dito indice, provocandosi un [[Attacco ischemico transitorio|TIA]].}}
[[File:Topo Gigio indaga su italicus.jpg|thumb|right|450px|Il commissario Gerlando "Topo Gigio" Sbucciafava effettua un sopralluogo sulla scena del crimine.]]
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== I processi ==
 
I processi subirono anch'essi vari tentativi di depistaggio, nonché due apposizioni del [[segreto di stato]]. Essendo un segreto, ne sono ignote le motivazioni. Al termine delle lunghissime fasi istruttorie si giunse alla seguente considerazione finale: {{Quote|Quindi?}} [[File:Corrado Carnevale vestito da cameriera.jpg|thumb|right|250px|Il giudice Corrado Carnevale pone una pietra tombale sul caso con una risoluta operazione di pulizia.]]Nel terzo grado di giudizio si ebbe un bilancio di zero colpevoli, mille assolti e l'equivalente di due manovre finanziarie spese solo per la cancelleria. Un successo, l'ennesimo, della macchina della giustizia italiana. Lo scarso clamore mediatico, unito al fatto che non c'era un gruppo coeso di familiari delle vittime che [[Scassaminchia|scassasse la minchia]] agli inquirenti, fece sì che l'interesse dell'[[opinione pubblica]] fosse catalizzato dalle tette di {{tooltipabbr|{{Colore|green|Samantha Fox}}|[[File:Samantha Fox poco vestita.jpg|300px|Eccovi altre tette, morti di fame!]]}} piuttosto che dai noiosi dibattimenti processuali.
 
=== Corte d'Assise ===
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[[File:Lapide Italicus.jpg|center|thumb|300px|L'unica conseguenza certa di questi misfatti è sempre una lapide ''ad memoriam''.]]
 
{{Stragi}}
{{Portali|Italia|Storia}}
 
Picciotti, Nerdoni, Rullatori, sloggiatori
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