Stitichezza: differenze tra le versioni

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La stitichezza è un disturbo subdolo e infingardo che non si presenta subito in tutta la sua essenza.<br />Generalmente i primi sintomi sono una certa secchezza delle fauci, un lieve mal di stomaco e un sentimento di disgusto e repulsione verso l'atto defecatorio che spingono appunto il malcapitato soggetto a rimandare all'indomani il gravoso compito.<br />Mai come in questa occasione la [[vecchio|saggezza popolare]] ci viene in aiuto!<br />Non esiste forse un famoso proverbio che recita: «''Meglio un [[Stronzo|uovo]] oggi che una [[Cagata|gallina]] domani?''»
 
L'indomani infatti è già troppo tardi: al suo risveglio, lo stitico constaterà con terrore di essere diventato un [[Eelst|silos]] umano sul punto di scoppiare.<br />I suoi movimenti sono goffi e disarticolati, la sua [[carnagione]] ha assunto un malsano colorito ''marron glacé'', ogni tentativo di svuotare l'intestino si trasforma in una scena alla [[Hostel]] con tanto di [[Bestemmia|smadonnamenti in aramaico]], strizzamenti di budella, [[headshot|implosioni della testa]] per l'eccessivo sforzo e [[Scurreggia|flatulenze]] a gogò.<br />Giunto a questa fase lo stitico, ormai ridotto a una larva umana, ha [[tre]] possibilità:
 
* Sforzarsi fino al collasso e riuscire a espellere uno sparuto e rinsecchito gruppetto di feci. Un recente studio effettuato dai [[Ricercatori Oral-B]] ha dimostrato che i dolori dello sforzo intestinale equivalgono a quelli del [[Ragazza madre|parto]], di un ustione di terzo grado e della [[castrazione]] senza [[anestesia]] sommati assieme.
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