Spike Lee: differenze tra le versioni

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Quando Spike è ancora molto giovane, la famiglia Lee, per sfuggire alla mentalità [[bigotto|bigotta]] e razzista tipica del sud degli Stati Uniti, si trasferisce dalla [[Georgia]] a [[New York]], in zona Harlem, [[quartiere]] pittoresco a maggioranza afroamericana. Un cazzo di [[ghetto]] in poche parole.
È qui che il giovane ha l’opportunità di coltivare le proprie passioni. In pieno stile americano sogna di fare il giocatore di [[baseball]], salvo poi ricordarsi che per colpa dei geni trasmessigli dalla nonna paterna, Shoshanna Lee (née Jewenstein; [[lingua ebraica|ebraico]]: שושנה יהודי איינשטיין), [[ebreo|ebrea]] fino al midollo, era talmente scoordinato e goffo da essere incapace in qualsiasi [[sport]], persino in ''[[Grand Slam Tennis]]'' per il [[Nintendo Wii]]. Rassegnatosi ad abbandonare il sogno sportivo si fece trascinare dal cugino Malcolm attraverso spettacoli teatrali, [[musical]], repliche di ''[[Sex and the City]]'' e ''[[Will & Grace]]''.
Tentando di coniugare le neonate passioni, recitazione e cinematografia, con quella più antica e radicata, i negri, Lee torna ad Atlanta per studiare cinema in un prestigiosissimo [[college]] per afroamericani. Fu un periodo centrale nella storia del futuro regista. Dopo aver letto l’''Autobiografia di Malcolm X'', in lui si rafforzerà enormemente la propria identità razziale e, per manifestare questa presa di [[coscienza]], si farà crescere una pettinatura afro; nel frattempo, il cugino Malcolm stava scoprendo il grande mondo degli smalti per unghie. Questo percorso psicologico lo farà giungere finalmente alla conclusione che, in fin dei conti, aveva sempre saputo: {{<u|>in realtà l’uomo bianco non era altro che la progenie di [[Satana]] e di una scrofa ed aveva schiavizzato e tormentato l’uomo nero per così tanto tempo solo perché aveva sempre saputo di essere a lui inferiore}}</u><ref>Biografia ufficiale del regista, Introduzione, pag.1 - Spike Lee & [[Will Smith]], ''”[[Willy, il principe di Bel-Air|Questa è la maxistoria di come la mia vita è cambiata, capovolta, sottosopra sia finita]]”'', [[Milano]], [[Dal Negro|Dal Negro Editore]], 2005.</ref>. In questo periodo muore anche LaJacquelyn, sua madre, venendo poi sostituita da Big Mama per quanto riguardava la poppata mattutina di Spike.
 
Una volta finiti gli studi, Lee, si decise finalmente a fare il regista, in modo da avere la possibilità di divulgare a quante più persone possibili l’importante verità che aveva appena raggiunto su quelle immonde bestie pallide che costituivano la maggioranza della popolazione americana.
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È considerato uno dei migliori film del regista americano<ref>Dichiarazione di [[qualcuno]], [[da qualche parte]] mentre era ospite di [[qualcun'altro]].</ref>.
La storia si svolge nel solito ghetto pieno di neri nullafacenti e [[Disoccupato|disoccupati]], dove Sal, [[pizzaiolo]] italoamericano ed unico bianco presente nel quartiere, ha una [[pizzeria]] da decenni. Tutto fila liscio, finché un tizio a cui era stato impedito da Sal stesso di attaccare la foto di [[Malcolm X]] e [[Martin Luther King]] su una parete della sua pizzeria, si alleerà con un altro tizio che voleva doppia [[Mozzarella di bufala|mozzarella]] sulla [[pizza]], ma che non aveva intenzione di pagarla. I due faranno scoppiare un casino nella pizzeria tanto da far intervenire la polizia, che ammazzerà, per sbaglio o per propria volontà, il tipo della doppia mozzarella. Nel frattempo, tutti gli abitanti, non avendo trovato nulla di bello da guardare in televisione, riversatisi davanti alla pizzeria e avendo assistito all'[[omicidio]] in [[diretta]], daranno inizio ad una rivolta. A questo punto il personaggio interpretato proprio da Spike Lee, sfonderà la vetrina del locale di Sal per dare fuoco alla pizzeria. Da qui il titolo ''"Fa' la cosa giusta"'' perché secondo il regista dare fuoco all'attività di un umile pizzaiolo bianco, che come crimini aveva solo quelli di voler arredare da solo le proprie pareti, di far pagare la doppia mozzarella e di essere ovviamente caucasico, che non c'entrava un cazzo con l'omicidio appena avvenuto, {{<u|>era la cosa più giusta da fare}}</u>.
 
Pare che l'input per la nascita del film sia stato dato da un evento traumatico che Spike, allora alle [[elementari]], visse proprio in una pizzeria. Mentre stava pranzando in compagnia del nonno paterno, H.L. ''"Red Dragon"'' Lee (nome originale: ''Lǐ Hónglóng'', [[Lingua cinese|pinyin]], 李 红龙, [[mandarino]]), questo gli rivelò di essere in realtà un [[profugo]] [[cinese]], rifugiatosi tra la comunità afroamericana solo perché odiava gli [[involtino primavera|involtini primavera]]. Spike Lee non entrò mai più in una pizzeria<ref>Dichiarazio... [[bla bla bla]]...</ref>.
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==♫♪♫♪ Note ♫♪♫♪==
 
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[[Categoria:Negri]]