Lecce: differenze tra le versioni

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Dagli invidiosi Lecce è considerata la [[Firenze]] del sud; una corrente filo-palingenetica della locale abusiva Università, ha chiarito che in realtà [[Firenze]] è la Lecce del Nord. Lecce ha pure, come [[Firenze]], il suo fiume, che si chiama Idume; solo che, essendo timido, scorre sotto terra ed emerge in prossimità del mare. Il fiume Idume è famoso perché il [[Manzoni]] tentò invano di sciacquarvi i suoi panni; fu scacciato dai leccesi ai quali non andava a genio lo sciacquio di panni altrui. (Altra bocciatura famosa fu quella del premio Nobel Rubbia che partecipò ad un concorso universitario per la cattedra di fisica, ma di questo diremo altrove).
== DonneTradizioni leccesiPopolari ==
 
Le donne leccesi sono apprezzate in tutto il mondo. Dai seni prosperosi e dagli occhi grandi le salentine sono la meta preferita di scorribande di giovanotti arrapati [[baresi]]. Il passatempo principale delle donne leccesi è fare le [[puttane]] senza che padre e fratello lo sappiano. Si dice che le ragazze leccesi, ricche, bone e paesanotte siano irresitibilmente attratte dal primo ragazzo che mostri un accento fra Fasano e Canosa Di Puglia passando per Bitonto. E' vivamente consigliato a tutti i baresi in visita nella città di dotarsi di preservativi onde evitare fastidiosi figli mezzo-sangue.
- Festa dei SS. Oronzo, Giusto e Fortunato: festa patronale della durata di tre giorni. I Leccesi, attaccatissimi ai loro Santi Patroni (in modo speciale ad Oronzo, considerato cittadino a tutti gli effetti e verso il quale si riservano sempre degli elogi speciali ad ogni sventura), si ritrovano per le strade del centro cittadino circondati da luminarie, che in realtà sono cremini, e da bancarelle di tipici prodotti locali quali le borse contraffatte, i paninari, abbigliamento made in China, gatti lessi (e qui vi rimandiamo alla sezione culinaria), petardi e mefisti, birra Dreher e le immanacabili bancarelle d'abbigliamento [[Punkabbestia]].
Attrazione speciale però sono i fuochi d'artificio che vengono sparati alla mezzanotte del terzo giorno festivo. Qui i leccesi si sono specializzati nel corso degli anni: dalle prime esibizioni pirotecniche (in cui prendevano fuoco i quartieri Stadio, Ferrovia, Mazzini e la zona di mare San Cataldo, meglio detta "mare di merda") i nostri hanno corretto gli errori arrivando a bruciare l'intera città.
Altra attrattiva sono le giostre, posizionate nel parcheggio dello stadio Via del Mare, la zona migliore di Lecce nota per diversi omicidi, rapine, rapimenti, stupri e bombe al tritolo inesplose e tuttoggi piazzate sotto l'asfalto. Avete presente le bellissime giostre con i cavallucci, le montagne russe, lo zucchero filato ed i lecca-lecca (meglio detti lecca-lecce per l'occasione)??? Niente di tutto questo. Vere e proprie macchine della morte la fanno da padrone: in particolar modo il "Rangers", che arriva a Lecce il primo giorno di festa lucida e sbrilluccicante, e viene smontata l'ultimo che è ricoperta da 10 strati di liquido verde meglio noto come rigetto o vomito. Ma è sulle macchine da scontro che i leccesi danno il loro meglio: dall'alto del loro saper guidare (e qui vi rimando alla sezione traffico) i leccesi si uccidono, vere e proprie faide tra macchine, clan rivali che si tamponano, risse e sparatorie...si contano ad oggi almeno 5000 vittime.
 
==Il traffico==
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