Gaetano Saya: differenze tra le versioni

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{{Massoneria}}
{{nazifascismo}}
{{Gilda|dei pagliacci}}
{{Riquadro
|classe=noprint
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{{Cit2|[[È]] solo uno sporco [[terrone]] che disonora l'italica stirpe con la sua sola nefasta presenza, dovrebbero deportarlo!|Gaetano Saya su Gaetano Saya.}}
 
'''Gaetano Antonino Marjuccia Saya''', '''Saija''' per gli amichetti (''[[Messina]], [[1956]] - Stranamente ancora in [[vita]]''), è un [[terrone]] [[Padania|padanizzato]] o un padano meridionalizzato di origini ebraiche il cui passatempo consiste nel confezionare divise col sole nero, fare comizi sull'[[amore]], l'[[amicizia]], la [[massoneria|fratellanza]], e la [[tolleranza]] e su quanto convenga all'[[Italia]] rimanere all'interno dell'[[Unione Europea]].
 
==Il venerabile passato==
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===L'infanzia===
 
Nipote di uno dei tanti picciotti di [[Mussolini]] e di un rabbino ebreo ortodosso, Gaetano iniziò la sua carriera politica all'età di quattordici anni. Dava dimostrazione inequivocabile del suo italico ardimento suonando i campanelli delle case dei [[partigiani]] per poi scappare via.
 
Gaetano venne abilitato nella polizia dai suoi compagni di merende organizzando anni dopo la Loggia poliziesca deviata mentale, organizzazione con lo scopo di catturare i [[Puffi]] che grazie all'infiltrato [[Gargamella]] si scopriranno [[comunisti]]. Nel [[1970]] riuscì quindi ad esordire nella polizia. I suoi primi incarichi consistettero nello scortare i politici e si rese conto ben presto che se voleva fare carriera ed ambire al potere assoluto, doveva {{citnec|entrare nelle grazie}} dei politici più facoltosi. Fu così che conobbe [[Giovanni Spadolini]] e ne divenne suo fedele [[Lecchino|portaborse]].
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===Amici e nemici===
 
Nel corso della sua gioventù, Saya ebbe modo d'intrecciare rapporti che avrebbero per sempre cambiato la sua esistenza. Fin dalla più tenera età egli fu ispirato dalle gesta dell'immortale [[Giorgio Almirante]], dal quale comprese subito da che parte schierarsi e grazie al quale formulò le ''leggi a tutela della razza italica contro [[islamiciebrei]], [[testimoni di Geova]], [[negri]], [[marocchini]], [[cinesi]] e [[terroni]]''. Del resto è risaputo; a destra basta poco<ref>[[Oscar Giannino]] docet.</ref>.
 
Gaetano Saya nutre un profondo disgusto e odio nei confronti di [[Gianfranco Fini]], reo a suo dire d'aver sciolto l'[[Movimento Sociale Italiano|M.S.I.]]<ref>Gettando al [[cesso]] così gl'insegnamenti e l'eredità di Almirante.</ref> per fondare quel ciarpame conosciuto come [[Alleanza Nazionale]] prima e [[Futuro e Libertà]] poi. In compenso ha elogiato l'operato di [[Roberto Maroni]] nell'aver istituito il corpo di [[ronda padana]] conosciuto col nome di '''Camicie verdi'''. Peccato che il verde fosse già sotto [[copyright]], per cui il nostro [[Sayan|Super Saya]] si dovette accontentare di una più sobria tinta ocra.
 
Negli ambienti dell'estremadella {{citnec|destra viene considerato un povero imbecilleautentica}}, il leader di [[Forza Nuova]] [[Roberto Fiore]] lo ha definito "un [[pagliaccio]] buffone che tenta di taroccare l'ideologia nazionalsocialistadella destra e che la camicia color ocra non fa pan-dan con la [[paganesimo|croce celtica]] e col [[SS|sole nero]]". Saya ha immediatamente controreplicato che il color ocra, oltre a non suscitare [[Apologia di fascismo|strani sospetti]], in [[lavatrice]] non scolora come col nero.
 
Al giorno d'oggi il suo più grande amico è senz'ombra di dubbio il {{s|voltagabbana}} ''peone'' [[Domenico Scilipoti]], l'antico compagno di merende legato da "enorme stima, rispetto e fiducia". Scilipoti è andato oltre, dichiarando che sta trattando con l'amico Saya affinché possa entrare in governo per sostenere l'attuale maggioranza. Di quel [[figlio di puttana]] di Fini non ci si può proprio fidare!
 
In ambito internazionale il nostro beniamino è un sostenitore dello stato d'Israele perché nessuno lo ha ancora informato del fatto che gli israeliani siano ebrei.
 
==Le infamanti accuse sulla polizia parallela==
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