Massimo Donadi: differenze tra le versioni

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Massimo Donadi è considerato da molti il [[Paolo Bonaiuti]] della sinistra. A torto, però. Donadi non è così bravo nel rimpiazzare la [[carta igienica]]. È tuttavia abilissimo nel minimizzare le stronzate che [[Sempre|di tanto in tanto]] scappano a Di Pietro e a scaricare la colpa di qualsiasi cosa su Berlusconi. Se l'argomento del contendere non riguarda Berlusconi - come quando lo invitano a [[Porta a Porta]] per parlare dell'[[Isola dei Famosi]] o delle [[Nulla|scenette più divertenti tratte dai vecchi varietà con Cochi e Reanto]] - Massimo Donadi riuscirà comunque a infilarci una frecciatina, per sottintendere che l'ultimo litigio catodico tra [[Aldo Busi]] e [[Platinette]] è in realtà dovuto allo scellerato piano casa voluto dal governo Berlusconi per avvantaggiare la [[mafia]].
 
Massimo Donadi è un [[politico]] apprezzato da molti, ma soprattutto da sé stesso, visto che è dotato di un ego grande quanto il [[Liechtenstein]]. È convinto di aver ragione. Sempre. Gliel'ha detto Di Pietro, chi non si fiderebbe? Questa sicurezza gli deriva dal fatto di essere l'unico politico dell'Italia dei Valori famoso al di fuori di Di Pietro. All'interno di Di Pietro invece non si sa, perché nessuno ha avuto il [[coraggio]] di guardare, ma corre voce che Tonino una volta abbia mangiato [[Leoluca Orlando]].
 
Da sempre uno dei più convinti sostenitori di Di Pietro, il rapporto discepolo-maestro che si è instaurato nel corso degli anni tra i due è molto particolare. Avete presente quei ragazzini che girano sempre col [[Bullo|bulletto]] della [[scuola]] fingendo che sia il ragazzo più simpatico del mondo solo per terrore di essere picchiati? Ecco, è qualcosa del genere. In realtà, infatti, Donadi odia Di Pietro, non sopporta come parla, l'odore delle sue ascelle e il fatto che sbaglia la [[consecutio temporum]] anche quando pronuncia frasi senza verbi.
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