Petronio Arbitro: differenze tra le versioni

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==Dalle tacite{{citnec|}} fonti di Tacito==
{{blurb|right|Un modello<br />di vita|[[Flavio Briatore]]}}
Dalle poche fonti che giunsero fino a noi attraverso i cataclismi di 2000 anni, come le [[invasioni barbariche]], l'[[Apocalisse]] dell'[[anno 1000]], l'[[Inquisizione]] e la scoperta della [[penicillina]]<ref>È stata una catastrofe per le [[muffa|muffe]]. Qualcuno pensi alle muffe!</ref>, Tacito sembra mostrare ai nostri occhi un Petronio libertino, sregolato.
 
{{cit2|Non sono un libertino, sono gli altri che mi disegnano così|Petronio mentre sacrifica a [[Venere]] la verginità di una fanciulla}}
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Ben presto divenne famoso in tutta Roma per la sua sregolatezza e per le sue capacità organizzative, ma solo al [[sabato sera]]. Tutta la Roma bene partecipava alle sue feste. Tra le numerose presenze fisse possiamo ricordare [[Poppea]], [[Messalina]], Nerone e, sebbene più raramente e nascosto in un angolo [[buio]], [[Seneca]].
Una sera però l'[[alchimia]] si ruppe. Petronio bevve troppo Falerno non diluito e la festa da lui organizzata degenerò. Il giorno dopo tutta l'urbe era tappezzata da volantini che ritraevano Petronio insieme ad un [[eunuco]] travestito.
{{quote|Dannata anfora d'annata!|}}
Furono le parole di Petronio quando si trovò tra le mani un di quei volantini. ''La popolazione vorrà uccidermi!'' E già i romani si stavano avvicinando casa sua con i forconi e le torce per appiccare fuoco, quando di colpo il nostro gozzovigliatore si accorse di non essere a casa sua. La casa era stata bruciata vuota.<br />
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Notando il gusto con cui era solito arredare casa sua e poi perché aveva riportato in voga le toghe con le righine verticali, che fanno sembrare più snelli, Nerone decise di eleggere Petronio ''arbiter elegantiarium'': ogni volta che vedeva un passante fuori moda aveva il diritto di ammonirlo, se poi il passante girava con un sacco di patate come vestito e delle scatole di cartone ai piedi poteva addirittura espellerlo da [[Roma]]. [[Tutti]] lo temevano, ma allo stesso tempo lo rispettavano per il suo imparziale ma giusto giudizio: di lì a poco metà popolazione vestiva firmato [[Gucci|Gucciorum]], [[Dolce e Gabbana|Dolcium et Gabbanum]] e il [[Colosseo]] aveva le poltroncine di pelle. Non smise comunque mai la sua attività di festaiolo: venne anche nominato '''''pr''' di corte'' continuando ad organizzare feste sempre più esclusive. È degna ancora oggi di ricordo la festa per il 798° anniversario della fondazione della Città, "''L'urbe Condita''", per la quale Petronio fece ricoprire d'olio tutta la città, per rendere più saporito il ritorno a casa.
 
Per la festa del Sol Invictus<ref>Che tra l'altro è il mio [[compleanno]]</ref> il funzionario pubblico più alla moda della città andò a far visita dalla madre fuori dall'urbe; la signora, preoccupata per la sorte del figlio, gli chiese come facesse a sostentarsi. Dopo una lunga [[conversazione|dissertazione]] sui [[tasso|tassi]] d'interesse dei [[baccanali]], la madre sbottò:
 
{{dialogo2|Mamma di Petronio|Smetti di gozzovigliare e vedi di fare qualcosa di buono nella tua lurida vita!|Petronio|Ok mamma! Ti dimostrerò che sono in grado di fare bene il console e il proconsole!}}