→Didone, regina di bidoni
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{{quote|Sono il pezzo grosso. Lascia subito Cartagine e vai in Italia. Non fare domande, mi gira così. Distinti saluti, Tuo Giove|}}
Enea restò sgomento. Dove avrebbe trovato un'altra donna bella, che lo manteneva e che non si lamentava se lui scoreggiava a letto?<br />Poi comprese che non ci si può ribellare al volere degli dei e di [[Luciano Moggi]] e andò a comunicare a Didone la brutta notizia.<br />[[File:Enea ferito da una freccia.jpg|300px|thumb|''Enea si fa la ceretta'', pittura parietale del I secolo a.C.]]Lei la prese bene: gli ruppe in testa sedici piatti e minacciò di uccidersi se la lasciava.<br />Furono ore di indecisione per il condottiero troiano. Alle tre di notte finalmente si comportò da uomo: rubò tutta l'argenteria di Didone, radunò le sue navi e scappò come un ladro.<br />Alla mattina in ogni angolo di Cartagine erano udibili i lamenti della regina. Non aveva saputo della fuga di Enea, aveva una carie dolorosissima. Quando Anna da brava deficiente
{{quote|Giove, fa in modo che tra i miei discendenti e quelli di Enea ci sia sempre guerra terribile!|}}
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