Petomane: differenze tra le versioni

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Un petomane represso invece, quello obbligato a coprire le fragorose emissioni gassose con rumori ambientali indotti artificialmente o colpi di tosse interpretati con abilità e tempismo, è un petomane infelice. E l'infelicità lo porterà a manie compulsive di assunzioni leguminose, alzando pericolosamente il livello di gas petogeni nel suo corpo. Ed un petomane represso che esplode genera una potenza pari a quella del [[Vesuvio]] quando si sveglia con la luna storta e non riesce a raddrizzarla.
 
È impossibile trattenere un [[peto]]. Il peto può essere solo smorzato, ritardato o diviso in puntate di durata variabile e di tanfo pari al 10% del totale su base annua, IVA inclusa. Il peto smorzato ha un suono cupo ma al contempo melodioso al punto giusto, una finezza musicale regalataci da uno sfintere contratto a mo' di clarinetto e in csi particolari a ''valvola tricuspide''. Il peto ritardato è invece quello che richiede maggiore sforzo. Lo sfintere si chiude a saracinesca, ma può reggere alla pressione del gas solo per poche dozzine di picosecondi. Il tempo sufficiente a raggiungere la toilette del ristorante. Il peto diviso in puntate è generato da un gioco di ''apro non apro''dell'ano, con il gluteo che talvolta vibra generando fastidiosi rumori di adipe appiccicaticcia in movimento. E quando il petomane applica la teoria del lanciafiamme al proprio apparato escretore, incendiando i propri peti, si ha il fenomeno della ''petofiamma'' che taluni innalzano ad arte diabolica.
 
La maggior parte dei petomani tende a perfezionare il proprio stile durante lo stazionamento nel letto. Nelle ore notturne, viene usata la coperta come una cassa di espansione. Il petomane tende pertanto ad esprimersi con lo stile che più lo aggrada e, immediatamente dopo, abbassando sapientemente il capo per infilare il naso sotto le coperte, odora avidamente l'opera d'arte.
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