Sora no Otoshimono: differenze tra le versioni

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Da notare l'esclamazione di profondo compiacimento di Mikako alla risposta di Astraea data senz'alcuna esitazione.
 
La seconda ragione (per quanto detto sopra) per cui Astraea è degna di lode ''ad imperitura memoria'', è che rappresenta il [[sogno]] di ogni [[uomo]] sulla faccia della [[terra]]. Per via delle sue [[tette|caratteristiche fisiche]] e [[Idiota|mentali]] Astraea farebbe la gioia di [[chiunque]] desideri una [[gnocca|biondona tutto pepe che non sa camminare senza combinare disastri]]. La sua [[Pirla|ingenuità, adorabile goffaggine e qualche distrazione perdonabile]] la rendono, ahimè, un po' imbranatella e tanto tanto sfortunata. Per cui, non solo fallisce la sua missione più e più volte, ma talvolta è possibile trovarla all'interno del [[Frigo a pedali|frigorifero]] intenta a divorare [[Salsiccia|salsicce]], in quanto la poverina non sa dove sbattere la testa<ref>Ed è costretta a fare la [[Barbone|barbona]] visto che non può tornare in cielo finché non ha accoppato il povero Tomoki.</ref>. Astraea è la prova vivente del proverbio: "Se non puoi ucciderlo, fattelo amico<ref>Oppure fattelo e basta, a seconda dei punti di vista, come insegna Tisifone dei [[Cavalieri dello Zodiaco]].</ref>" poiché nella dimora del suo acerrimo nemico Tomoki trova vitto e alloggio, oltre che un soggetto {{citnec|decisamente meno dotato intellettualmente di lei}}<ref>È leggendaria la sua vittoria su Tomoki nella sfida dei "giochi più mongoloidi del secolo".</ref>, per cui, tramite un'illuminazione divina, è riuscita a comprendere lo scopo della sua vita, ossia la vivere da [[parassita]].
 
===Synapsiani===
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