Società Sportiva Lazio: differenze tra le versioni

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FORZA ROMAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!NONCICLOPEDIA FA SCHIFO
== La squadra ==
È un compito piuttosto arduo definire cosa sia la Lazio: è un ente morale dedito al calcioscommesse, all'illecito sportivo e alle speculazioni e probabilmente è l’unico ente morale della storia ad essere quotato in borsa. Per il 3,5% della popolazione italiana, la Lazio è una grande squadra di calcio.
Circa la sua identità di S.p.A. il caos regna sovrano, poiché diverse ed incompatibili sono le ipotesi: nasce come una ''società podistica'' che poi è stata chiamata ''Società Sportiva'' anche se ora si dice essere sempre stata una squadra di calcio. Oppure sarebbe una squadra di calcio nata nel [[1900]] quando ancora non giocava al calcio e si chiamava semplicemente ''società podistica''. La sezione calcio parrebbe essere nata nel [[1901]], mentre le prime tracce ufficiali della sua esistenza calcistica risalgono al [[1907]]. Insomma, un autentico mistero!<br/>
Proprio per questo i suoi sostenitori ne fanno una vera questione di fede e considerano la squadra come '''una e trina''': è ''Società per Azioni'' (una), ma anche ''Podistica'', ''Polisportiva'' e ''Società calcistica'' (trina), senza che si capisca con esattezza in che ordine temporale ed in che relazione siano tra loro queste entità. Inoltre è {{citnec|la squadra che ha portato il calcio a Roma}}, quando però a Roma lo sport era già praticato da molti anni da altre società locali, composte da [[immigrato|immigrati]] del [[nord]] del Paese e dai dipendenti delle numerose realtà istituzionali anglosassoni.
=== Etimologia della parola Lazio ===
Secondo un'esigua parte di storici venne scelto questo nome perché c’era l’ambizione dei fondatori di allargare a tutta la regione le proprie iscrizioni ma è risaputo che la scelta fu obbligata per l’esistenza nella Capitale di una società chiamata '''Ginnastica Roma'''.<br/>
È difficile capire con certezza quale sia la pronuncia della parola "Lazio" da parte dei tifosi, soprattutto perché quello biancobuzzurro è un popolo [[nomade]] (dedito alla transumanza) che non ha sviluppato una cultura scritta e che tramanda il proprio sapere di padre in figlio, di [[rutto]] in rutto o di calcio in [[culo]] e le cui conoscenze sono racchiuse nei canti, nei fischi e nei racconti. <br/>
Per questo anche gli [[antropologia|antropologi]] hanno tentato di studiare queste primitive popolazioni che vivono in totale intimità con le loro greggi, ottenendo però risultati modesti a causa del linguaggio di ardua interpretazione: non si è ben capito se la corretta pronuncia della loro squadra sia ''Lazie'', ''Lanzie'' o ''Ladsie''. In alcune delle rare trascrizioni sono apparse forme più complesse, come ''Lalladsie'' oppure ''Daalladsie'', come in un documento ritrovato in una caverna della [[Ciociaria]] dove si leggeva:
{{quote|Meddi na crosce cuà si ssi puro tu daalladsie.}}
 
=== Colori e simboli ===
[[File:Stemma Lazio 63-64.jpg|right|thumb|230px|Lo stemma della Ladsie nel 63-64]]
I colori sociali della Lazio, ispirati ai colori della bandiera [[Grecia|greca]], nemico storico dell'Antica Roma, sono il bianco-celeste, il bianco-azzurro o anche il bianco-blu, a seconda dell'inno cantato al momento della partita. L'attuale simbolo societario è l''''aquila''', bestia nota per la sua caratteristica vista acuta: pare che l'animale sia stato scelto per permettere a tutti i tifosi di vedere lo scudetto da lontano.
=== Gli inizi ===
Le popolazioni che hanno nella Lazio la loro squadra del cuore, sono dislocate nella campagna [[Roma|romana]] e principalmente nelle varie provincie di [[Rieti]], [[Latina]], [[Frosinone]] e [[Viterbo]], in quelle vaste praterie dove transitano e pascolano le greggi.
 
Non è un caso che proprio Roma sia stata scelta come luogo dove far sorgere la compagine: nel lontano [[1900]] pastori ed agricoltori di tutta la regione si recarono nella capitale per protestare contro l'aumento delle tasse sulla vendita di formaggi e contro il divieto di accoppiamento con le [[Pecora|pecore]]. Con carri, carretti, muli e altri estemporanei mezzi di locomozione, decine di ominidi abbandonarono il loro habitat campagnolo fatto di rutti e ricotte per recarsi in città e scoprire cose sconosciute come i bagni, la [[luce]] elettrica e il sapone, ma con il chiaro intento di combattere contro quella ostile civiltà che voleva mettere a repentaglio la loro [[libertà]] e le antiche pratiche commerciali basate sul baratto. Fu proprio qui che si scontrarono con quella Roma sede del [[governo]] nazionale e fonte di queste leggi da loro temute e rifiutate, una Roma che per loro rappresentava il nemico. Qui si unirono per fondare una associazione che tutelasse i propri diritti: non fu per caso, ma per la volontà di tanti non romani (divenuti fortemente anti-romani) che nacque la S.S. Lazio, società creata sostanzialmente per manifestare l'odio per la città ed il disprezzo della romanità.
 
I campestri bifolchi bivaccarono settimane nella zona di [[Formello]] con l'intento di razziare la città, moltiplicando, nel frattempo, le attività ludiche e riuscendo ad intrattenere centinaia di cafoni che minacciavano di fare la marcia su Roma. L'''associazione per la salvaguardia della burinità'' stava lentamente vedendo crescere le proprie [[potenzialità]] sportive, visto tutti che sfogavano i bestiali animi e si mantenevano in forma per l'eventuale assalto alla Capitale giocando a calcio. Nacque la polisportiva, anche se il nome che si estrapola dagli archivi è '''poli a sporti via''' ossia '''polli da asporto''' o '''polli da portar via'''; pare si tratti chiaramente di un ennesimo errore di scrittura: in realtà si voleva descrivere l'attività principale dell'associazione, ovvero una [[rosticceria]].
 
[[File:Trattore con stemma della Lazio.jpg|right|thumb|230px|Tifoso laziale che va a Roma]]
 
Alla non chiarezza dei documenti si aggiunga l'ingannevole pretesa dei sostenitori biancobuzzurri di essere nati nel [[1900]], quando si sa con certezza che all’epoca tutto facevano tranne che giocare a [[calcio]]<ref>grandiose le sfide al ''lancio della caciotta'', al ''tiro della pecora'' e al ''salto dei pasti''</ref>. Tra le varie attività dell'[[azienda agricola]] nacque una sezione dedicata alla produzione di '''caciocavallo''', chiamata semplicemente '''cacio''': a questa si fa risalire la creazione di una squadra di calcio per l'ennesimo errore di scrittura.
 
Da quel momento la società si espanse e numerose altre prestigiose discipline si affiancarono al gioco del calcio:
*[[atletica leggera]],
*corsa coi trattori,
*rubacaciotta,
*corsa campestre sotto la [[Curva Nord]],
*ruzzica,
*schiaffo del soldato,
*ululati,
*[[sputo]] libero,
*[[frode]] sportiva,
*corsa alla retrocessione,
*gufaggio.
 
Ancora oggi, nelle [[campagna|campagne]] romane, i fedeli tifosi passano le giornate a mungere le [[vacche]] e a scorreggiare inni alla loro squadra, disquisendo orgogliosi di quanto sia importante {{citnec|essere la prima squadra di calcio nel Lazio che gioca a pallone}}.
 
== Le imprese calcistiche e societarie==
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