Sergej Michajlovič Ejzenštejn: differenze tra le versioni

{{CitCit2|'Mmazza 'e zzozzeria!|[[Alberto Sordi]] dopo aver visto un film di Sergej Michajlovic Ejzenstein.}}

Figlio del calciatore [[Sinisa Mihajlovic]] e di [[Sandra Milo]], fin da piccolo si distingue per la spocchia, la presuntuosità e le tendenze omosessuali. A scuola aveva la media del 10 ma, poiché bestemmiava come un camionista abruzzese, a religione non prendeva mai voti al di sopra del due. [[ImmagineFile:Barchetta_carta.jpg|right|thumb|200px|La corazzata Potemkin.]]

E poiché in [[Russia]] erano tutti [[comunisti]], della religione non gliene fregava una cippa a [[nessuno]].

A 24 anni gira il suo primo capolavoro: ''Sciopero'', ambientato in una scuola russa dove regna il fancazzismo totale, nei bagni le studentesse fanno i [[pompini]] e i professori non insegnano nulla, ma si recano spesso al bagno. In realtà, il film doveva intitolarsi "Tramonti a Vladivostok": il nuovo titolo fu ispirato dagli attori del film, che, dopo aver letto il copione si rifiutarono ostinatamente di prendervi parte, fino a quando furono minacciati con un [[Kalashnikov]].

Non pago, il regista produsse alcuni anni più tardi il magistrale ''Ivan Il Terribile'', diviso in 9 bobine dalla durata di 15 ore ciascuna, dove si vede l'attore protagonista che invecchia realmente, senza trucco. Il film fu boicottato da [[Stalin]] perché era, secondo il Dittatore, ''un firme de froci, dove nun se scopa mai, io a guardallo me sò rotto er cazzo, la prossima vorta ar Ministero dàà Curtura ce manno [[Tinto Brass]]e''. Ejze...Ejse... vabbe', Sergej<ref>o ''sir [[Gay]]'', come lo chiamava affettuosamente il fidanzato storico [[Malgioglio]]</ref> ne fu delusissimo, e si ritirò spontaneamente a vita privata.<ref>In questa decisione, la frase di Stalin "o ti ficchi quella cinepresa nel [[culo]] oppure finisci a filmare la neve in [[Siberia]]" potrebbe aver avuto un certo peso, che gli storici stanno ancora cercando di valutare".</ref> Il [[ma anche no|sommo]] regista si rifugiò quindi in una dacia in Cappadocia, insieme al fedele fidanzato [[Malgioglio]], con cui [[sesso anale|trascorse serenamente]] gli ultimi anni. Minato nella salute dalle vicissitudini della sua lunga carriera (e un po' anche dai chilometri di [[cazzo|fava]] acchiappati senza ritegno nel [[culo|BAUGIGI]]), il regista morì prematuramente a soli 90 <del>gradi</del> anni. Molti dei suoi film incompiuti vennero realizzati postumi da [[Bruno Liegi Bastonliegi]].