Scienze delle merendine: differenze tra le versioni

→‎Il corso di studi: sta cazzata è un'aferesi: ci vuole l'apostrofo davanti
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[[File:Giocatori di biliardo1.jpg|thumb|300px|Facoltà di Scienze della Comunicazione, aula studio.]]
Data l'assoluta e insormontabile complessità della materia trattata (talmente vasta che in effetti non si capisce di preciso quale essa sia), esistono nientepopodimenoché (come scriverebbe un dotto studente della materia in questione) due ramificazioni del corso di studi, le quali sboccano entrambe nel medesimo e oscuro baratro della disoccupazione sfrenata e del disonore, ossia: Comunicazioni di Massa (per rendere nota la propria disoccupazione alle masse) e Comunicazione d'Impresa (per rendere nota la propria disoccupazione alle imprese, le quali, ben guardandosi dall'assumerli, se ne sbatteranno altamente).
Il primo corso insegna a usare parole inutili e pompose per spiegare a tutti gli esseri umani concetti talmente elementari da essere imbarazzanti anche per un macaco cerebroleso. Facendo pervenire a scoperte che mai nessuno avrebbe immaginato nemmeno durante la defecazione, e che farebbero urlare "Ma no, dai, cioè, veramente???" persino ad Einstein: ad esempio scoprire magicamente che mescolando l'acqua calda con l'acqua fredda, si ottiene un nuovo liquido ribattezzato dagli studenti della comunicazione col termine di "acqua frelda" o "acqua cadda", per i profani nota come "acqua tiepida". Per questi e altri motivi i comunicatori di massa sono destinati ad anni di disoccupazione e frustrazione professionale; molto spesso infatti si sentono rispondere "E che te c'è voluto laureatte pe' capi' 'sta cazzata?".
 
Sorte non dissimile spetta ai comunicatori di impresa, che preferiscono farsi chiamare marketing manager (perché dire le cose in inglese fa più figo). Il loro compito consiste nel fornire un "approaching" di tipo "business" che orienti il "marketing" in base alle effettive "request" poiché è risaputo che "the pen is on the table" e che "the dog is under the table"... o anche che "the pen is IN the dog" (un vero comunicatore d'impresa non usa mai termini in lingua non anglosassone; se qualcuno che si fa passare per tale li usa, diffidate: sarà un semplice sociologo o un comunicatore di massa frustrato). Detto in soldoni, lo scopo di un comunicatore di impresa è convincere le persone di aver assoluto bisogno di un oggetto superfluo come un profilattico bucato, facendo loro credere che in realtà si tratta di un oggetto dal quale dipende la sopravvivenza dell'universo tutto (insieme e appassionatamente). In pratica costoro devono imparare a vendere fumo; per questo motivo, molti di loro passano l'intero corso di studi a vendere effettivamente [[fumo]] e altri cannabinoidi. Altri si limitando semplicemente a farne un uso che rasenta l'impossibile.
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