Sardegna: differenze tra le versioni

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In epoca giudicale, grazie all'opera di Mariano IV e della figlia Eleonora D'Arborea, la Sardegna ebbe ''Sa Carta de Logu'', la prima costituzione scritta. Contemporaneamente, in [[Padania]] impararono come farsi il nodo alle scarpe, in [[Svizzera]] ad emettere assegni in vuoto e a [[Napoli]] a rubare entrambi.
 
Quasi fino all'epoca moderna, che in Sardegna inizia nel [[1970]] (anno dello scudetto del [[Cagliari]]), vigeva il ''Diritto Consuetudinario Barbaricino'', noto anche come ''Codice della Vendetta''. Il primo articolo recita più o meno cosi: "La Sardegna è un sultanato fondato sul pecorino, e chi prova a rubarlo lo ''muoio'' di colpi, ma prima te lo faccio mangiare e uscire dalle orecchie" (In sardo: "Sa Sardigna esteest unu sultanadusultanàdu fondaufondàu chinin sùpra de su pecorinuberbechìnu, e si ddu toccasatòccasa ti bocciubòcciu a cropposocròpos, ma innantisinnàntis ti du fatzufàtzu papparepappàre e bessirebessìre de s'origasais orìgas"). L'articolo 25 elogia lo [[sport]] maschile più praticato sull'isola: "In periodo di carestia, ogni [[pecora|quadrupede da pascolo]] è galleria" (in sardo: "Pròstegha!").
 
L'Art. 26 recita: "Lo sport più amato rimane comunque ''sa Murra'', dove chi vince può portarsi a casa: mucche, pecore, formaggio, soldi, viaggi, pure la moglie del [[sindaco]] e quella del [[prete]]." Dato che in Sardegna i preti hanno almeno 3 mogli.
 
Attenzione: in sardo la parola "costituzione" e la parola "[[prostituzione]]" sono sinonimi; entrambi i concetti (in fondo diversi solo in parte) vengono espressi col termine "Sazarrazzaza" o "CoddareCoddàre". Il plurale è però differente: "Pirgu" significa "costituzioni", "Xarrhagoberriga murellazu" è invece l'esatta traduzione dell'italiano "prostituzioni". "Sarragozoso" (plurale "Scarrigara") è infine l'atto di prostituirsi nel rispetto delle leggi della costituzione.
 
== Lingua sarda ==
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