Sandro Botticelli: differenze tra le versioni

nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Riga 41:
 
Dalla metà degli anni settanta Botticelli entrò nella cerchia dei Medici, che lo accolsero sotto la loro protezione accarezzandogli la testa e dicendogli che andava tutto bene. Riconducibili a questo periodo sono anche altre opere come il ‘’Ritratto di Giuliano de' Medici’’ ([[1478]]), superbo esempio di doppia leccata di culo carpiata ritornata.<br />
La politica riconciliativa di [[Lorenzo de' Medici]] verso gli alleati della [[Congiura dei Pazzi]] si realizzò in maniera efficace anche attraverso scambi culturali, con l'invio dei più grandi artisti fiorentini a Roma quali ambasciatori di [[bellezza]], [[armonia]] e del primato culturale [[fiorentino]]; Botticelli si intrufolò nella carrozza che li portava nella città eterna, nascondendosi dentro un baule e facendosi i 3 giorni di viaggio in [[apnea ad assetto variabile]].<br />
Arrivato a Roma il [[27 Ottobre]] [[1480]], si svegliò di buona lena, precedendo gli artisti fiorentini, e presentandosi a [[Papa]] [[Sisto IV]]:
[[File:Venere pianeta.jpg|thumb|left|250px|La Venere del Botticelli]]
Riga 48:
{{dialogo2|Papa| Caro Ghirlandaio, voi siete un emerito [[cretino]]. Che diavolo sono quei segni marroni|Sandro|Si chiama tecnica [[supercazzola|bucolica dell’arconato maggiore]], citazione dei grandi pittori fiamminghi}}
{{dialogo2|Papa|A me sembrano delle strisciate di [[merda]]|Sandro|Perché tu di arte non capisci niente, guarda che cappello hai in testa. Vai a chiamarmi un superiore, veloce!}}
Prese poi la prima [[corriera]] per [[Firenze]] inseguito dal Ghirlandaio e dalle guardie papali munite di fucili a pallettoni.
Degli anni novanta la [[Nascita di Venere]] e la [[Primavera]] sottratti a [[Pietro Perugino]] con una rapina a mano armata; tali opere gli fecero dichiarare:
{{Quote| Modestamente [[Giotto]] mi fa una pompa| Sandro Botticelli agli eredi del pittore, durante le celebrazione per il centocinquantenario dalla sua morte}}
Riga 57:
In seguito gli arrivarono numerose commesse, che Botticelli non seppe mai portare termine, vuoi per un mal di testa, vuoi perchè [[Andrea del Verrocchio]] e il [[Perugino]] giravano con la pistola.
Ormai famoso si lasciò andare ai piaceri. Nel 1502 una denuncia anonima lo accusò di [[sodomia]]. Nel registro degli Ufficiali di Notte, al 16 novembre di quell'anno, è riportato come il pittore "si tiene un garzone"...<ref>[http://it.wikipedia.org/wiki/Sandro_Botticelli O almeno, così dice wikipedia]</ref>
La [[fama]] durò però molto poco, dato che l'ambiente artistico era ormai dominato da un certo [[Leonardo]] ed un giovane [[Michelangelo]]. Entrò per breve tempo a far parte delle [[tartarughe ninja]], ma gli venne in seguito preferito [[Michelangelo Buonarroti]].
Botticelli fu pertanto buttato nel [[bidone dell'umido]].
Il pittore ormai anziano e quasi inattivo trascorse gli ultimi anni di vita isolato e in povertà, morendo il [[17 maggio]] [[1510]].
0

contributi