Sandro Botticelli: differenze tra le versioni

m
Bot: ripristinata la versione 2396527 di AutoImport del 12 ottobre 2022 04:50:06
Nessun oggetto della modifica
m (Bot: ripristinata la versione 2396527 di AutoImport del 12 ottobre 2022 04:50:06)
Etichette: Rimosso rimpallo Ripristino manuale
 
(15 versioni intermedie di 12 utenti non mostrate)
Riga 2:
{{cit2| Mi è piaciuta soprattutto la sua [[Gioconda]]| [[Maria Stella Gelmini]] su Botticelli.}}
{{cit2| E chi se l'è mai cagato? | [[Donatello]], [[Raffaello]], [[Michelangelo]] e [[Leonardo]] al [[Maestro Splinter]] su Botticelli.}}
'''Sandro Botticelli''', vero nome '''Alessandro di Mariano di Vanni Filipepi''' ([[Firenze]], [[1 marzo]] [[1445]] – [[Firenze]], [[17 maggio]] [[1510]], [[Firenze]], [[Firenze]]), è stato un [[pittore]] [[italiano]] famoso per le sue turbe psichiche che lo portarono a dipingere una grande quantità di quadri a sfondo sessuale. Nel [[1502]] venne scartato al provino per entrare nelle [[tartarughe ninja]].
 
== Biografia ==
Riga 29:
 
Botticelli per quel lavoro accolse lo schema presentato dal [[Pollaiolo]] nelle sue linee generali, ma impostò l'immagine in modo del tutto diverso: conficcò sul sedile un [[birillo]] puntato verso l’alto, così volendo operare un preciso richiamo alle qualità morali inerenti all'esercizio della [[magistratura]], in pratica un'allusione simbolica all’operato del [[giudice]]. L’opera fu salutata con eccitazione dal circolo [[Arcigay]] della zona, meno dai [[magistrati]].<br />
Durante gli ultimi mesi del 1469 entra a far parte della confraternita degli artisti, presieduta dal celebre [[Leon Battista Alberti]]. Botticelli venne accolto con cordialità all'interno della combriccola soprattutto perché faceva un [[Banana Daiquiri]] importantissimo e serviva velocemente.
Di quegli anni l’infortunio sul lavoro causato da un [[MarsilioLeon FicinoBattista Alberti]] in manifesto stato diparticolarmente [[ebbrezza|ubriaco]], il quale prendendo una [[pistola]] ordinava a Botticelli di [[ballare]] e per incitarlo faceva partire diversi colpi mirando vicino ai suoi [[piedi]], tra le grasse [[Risata malefica|risate]] degli astanti. Purtroppo un [[proiettile]] lo colpì in pieno, staccandogli l’alluce sinistro. Per questo motivo, da quel giorno, fu chiamato da tutti “'''Ragazzo, smettila di zoppicare e portami il mio [[cappuccino]]'''”.<br />
 
=== Le opere degli [[anni settanta]] ===
Negli anni '70 del [[Quattrocento]], Botticelli siesce avvicina alladalla confraternita degli artisti, maper decidepartecipare saggiamente di non entrarvi. Torna così neiai circoli culturali fiorentini vicini alla famiglia [[Medici]], animati da [[Marsilio Ficino]] e [[Agnolo Poliziano]], due buffoni di corte dall'indiscusso talento: il primo sapeva andare sul monociclo, l'altro riusciva a leccarsi i gomiti. È in ambienti come questi che avviene la formazione artistica di Botticelli, venneben accoltosintetizzata connel cordialità all'interno'"San dellaSebastiano''", combriccolaopera soprattuttoin perchécui facevaBotticelli mostra già un avvicinamento al [[Banana DaiquiriNeoplatonismo]], importantissimoun movimento artistico e servivaculturale velocementebasato sulle idee di [[Platone]]: ovvero niente [[Alcol|alcolici]] prima dei 21 anni. <br />
Di quegli anni l’infortunio sul lavoro causato da un [[Marsilio Ficino]] in manifesto stato di [[ebbrezza]], il quale prendendo una [[pistola]] ordinava a Botticelli di [[ballare]] e per incitarlo faceva partire diversi colpi mirando vicino ai suoi [[piedi]], tra le grasse [[Risata malefica|risate]] degli astanti. Purtroppo un [[proiettile]] lo colpì in pieno, staccandogli l’alluce sinistro. Per questo motivo, da quel giorno, fu chiamato da tutti “'''Ragazzo, smettila di zoppicare e portami il mio [[cappuccino]]'''”.<br />
Spesso a corto di idee, Botticelli scopiazza le idee di un certo [[Piero del Pollaiolo]], così chiamato per la sua abitudine di dimorare insieme alle galline. Dalla frequentazione del salotto, fatta di umiliazioni e pernacchie, spesso intramezzate da un “[[Coglione]]” pronunciato dal Poliziano di turno per far ridere le ragazze, Botticelli acquisì nuova sicurezza nella [[pittura]], espressa principalmente nella sua ''Adorazione dei [[Magi]]'', quadro eseguito tra il [[1473]] e il [[1474]].
 
Line 53 ⟶ 54:
{{Quote|Haa-haa!|[[Michelangelo Buonarroti]] al funerale di Botticelli.}}
In seguito gli arrivarono numerose commesse, che Botticelli non seppe mai portare a termine, vuoi per un [[mal di testa]], vuoi perché [[Andrea del Verrocchio]] e il [[Perugino]] giravano con la pistola.
Ormai famoso, si lasciò andare ai piaceri. Nel [[1502]] una [[denuncia]] anonima lo accusò di [[sodomia]]. Nel registro degli Ufficiali di Notte, al [[16 novembre]] di quell'[[anno]], è riportato come il pittore ''"si tiene un garzone"''...<ref>[http://it.wikipedia.org/wiki/Sandro_Botticelli O almeno, così dice wikipedia]</ref>.
La [[fama]] durò però molto poco, dato che l'ambiente artistico era ormai dominato da un certo [[Leonardo da Vinci]]. Entrò per breve tempo a far parte delle [[tartarughe ninja]], ma gli venne in seguito preferito [[Donatello]] in quanto più esperto nell'uso del bastone. Sandro non riuscì mai a superare questa delusione.<br />
Il pittore, ormai anziano, inattivo e con problemi di erezione, trascorse gli ultimi anni di vita isolato e in povertà, morendo il [[17 maggio]] [[1510]]. Al suo funerale soltanto pochi amici e due galline del Pollaiolo.
Line 71 ⟶ 72:
{{Pittori}}
 
[[Categoria:BiografieItaliani]]
[[Categoria:Artisti]]
[[Categoria:Pittori]]
7 543

contributi