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[[File:Botticelli,_nastagio_degli_onesti.jpg|thumb|right|400px|''Botticelli davanti e dietro tutti quanti'', [[autoritratto]], olio su tela.]]
{{cit2| Mi è piaciuta soprattutto la sua [[Gioconda]]| [[Maria Stella Gelmini]] su Botticelli.}}
{{cit2| E chi se l'è mai cagato? | [[Donatello]], [[Raffaello]], [[Michelangelo]] e [[Leonardo]] al [[Maestro Splinter]] su Botticelli.}}
'''Sandro Botticelli''', vero nome '''Alessandro di Mariano di Vanni Filipepi''' ([[Firenze]], [[1 marzo]] [[1445]] – [[Firenze]], [[17 maggio]] [[1510]], [[Firenze]], [[Firenze]]), è stato un [[pittore]] [[italiano]]
== Biografia ==
=== Infanzia, gioventù, famiglia ===
[[File:Botti.jpg|thumb|right|450px|I Botticelli]]
Figlio di Marianino Vanni Giovanni dei Barbagianni e di una donna la cui identità è irrilevante, il giovane Alessandro trascorse un'[[infanzia]] felice nonostante la [[salute]] cagionevole. La [[famiglia]] non era particolarmente agiata: suo padre faceva il [[conciatore]] di pelli, o forse l'[[innaffiasedie]]. In ogni caso, un lavoro inutile e caduto in disuso col passare del tempo.<br />
Il nomignolo ''Botticelli'' fu inizialmente affibbiato ad un fratello di Sandro, tale Giangiovanni, che lavorava a [[Firenze]] come [[sensale]]: altro mestiere inutile che consisteva nel salire e scendere le scale. Dal fiorentino antico: ''se 'un sale (scende)''. Nonostante Giangiovanni salisse e scendesse le scale tutta la vita, nessuno pagò mai un fiorino.
=== Apprendistato ===
[[File:Giuliano de' Medici di Botticelli.jpeg|right|thumb|220px|Famoso dipinto di Botticelli: ''Uomo brutto con testa montata al contrario''.]]
Il suo vero e proprio [[apprendistato]] si svolse nella [[bottega]] di '''Filippo Pippi''' dal [[1464]] al [[1467]].<br />
Risalgono a questo periodo tutta una serie di [[Madonna|Madonne]], attribuite al Botticelli, che gli costarono tre mesi agli [[arresti domiciliari]] per [[bestemmia]] reiterata. La primissima [[opera]] attribuita a Botticelli è la "''Madonna col Bambino,
Nonostante il talento del giovane Botticelli, il rapporto col maestro Pippi era difficile, forse per il carattere opprimente del ventenne [[apprendista]]. Il [[Vasari]], nelle sue ''Vite'' riporta alcuni dialoghi tra i due:
[[File:Quadro_auto.jpg|300px|thumb|left|Sicuramente uno dei quadri migliori del Botticelli]]
{{dialogo2|Sandro|[[Maestro]], posso dirle una cosa? Basta che non si offende.|Pippi|Va bene, dimmi Sandrino.}}
{{dialogo2|Sandro|Per fare un quadro grande ci vuole un pennello grande.|Pippi|Sto già usando un pennello grande. Ora lasciami lavorare, vai a colorare.}}
{{dialogo2|Sandro|Maestro… non le conviene utilizzare un pennello in crine di [[cavallo|cavalla]] di [[razza]] [[arabo]] fenicia, piuttosto che un pennello in crine di asina mediorientale?|Pippi|Sandro, non esistono animali del genere, né
{{dialogo2|Sandro|…Maestro... la potenza è nulla senza controllo. Non se lo dimentichi.}}
L'accentuato [[linearismo verrocchiesco]], inteso come espressione di movimento, risulta poi evidente nella "''Madonna attraversa fuori dalle strisce''”, anch’esso di quel periodo, in cui le meditazioni sulla concezione [[matematica]] della [[pittura]], di grande attualità in quegli anni con gli studi di [[Piero della Francesca]], sono ben sintetizzate dalle [[sgommate]] degli [[pneumatici]].
[[File:La Primavera di Botticelli.jpg|right|thumb|350px|Foto di gruppo. Il primo a sinistra è Mercurio, dio delle arance. Seguono le tre gnocche, Venere, un uccello con arco e frecce e una donna che semina fiori. Chiude il gruppo una scena di stupro.]]
=== L’avvio della carriera in proprio ===
Dal [[18 agosto]] [[1469]] al 18 agosto [[1469]], lavorò alla sua prima commissione pubblica, di notevole [[prestigio]] e [[risonanza]]: si trattava di una sedia del Palazzo di Giustizia che si era irrimediabilmente scheggiata qualche giorno prima.
Di quegli anni l’infortunio sul lavoro causato da un [[
=== Le opere degli [[anni settanta]] ===
Negli anni '70 del [[Quattrocento]], Botticelli esce dalla confraternita degli artisti per partecipare ai circoli culturali fiorentini vicini alla famiglia [[Medici]], animati da [[Marsilio Ficino]] e [[Agnolo Poliziano]], due buffoni di corte dall'indiscusso talento: il primo sapeva andare sul monociclo, l'altro riusciva a leccarsi i gomiti. È in ambienti come questi che avviene la formazione artistica di Botticelli, ben sintetizzata nel ''"San Sebastiano''", opera in cui Botticelli mostra già un avvicinamento al [[Neoplatonismo]], un movimento artistico e culturale basato sulle idee di [[Platone]]: ovvero niente [[Alcol|alcolici]] prima dei 21 anni. <br />
Spesso a corto di idee, Botticelli scopiazza le idee di un certo [[Piero del Pollaiolo]], così chiamato per la sua abitudine di dimorare insieme alle galline. Dalla frequentazione del salotto, fatta di umiliazioni e pernacchie, spesso intramezzate da un “
[[File:Presepe.jpg|thumb|right|250px|"L'adorazione dei Magi" cartapesta su scatole di scarpe]]▼
▲A questo primo periodo appartiene il San Sebastiano opera in cui Botticelli mostra già un avvicinamento alla filosofia dei [[circoli culturali]] colti vicini alla famiglia [[Lorenzo de' Medici|Medici]], animati da [[Marsilio Ficino]] e [[Agnolo Poliziano]]. Botticelli venne accolto con cordialità all'interno della combriccola soprattutto perché faceva un [[Banana Daiquiri]] importantissimo e serviva velocemente.<br />
▲Di quegli anni l’infortunio sul lavoro causato da un [[Marsilio Ficino]] in manifesto stato di [[ebbrezza]], il quale prendendo una [[pistola]] ordinava a Botticelli di [[ballare]] e per incitarlo faceva partire diversi colpi mirando vicino ai [[piedi]], tra le grasse [[Risata malefica|risate]] degli astanti. Purtroppo un [[proiettile]] lo colpì in pieno, staccandogli l’alluce sinistro. Per questo motivo, da quel giorno, fu chiamato da tutti “'''Ragazzo, smettila di zoppicare e portami il mio [[cappuccino]]'''”.
▲Dalla frequentazione del salotto, fatta di umiliazioni e pernacchie, spesso intramezzate da un “'''[[Coglione]]'''” pronunciato dal [[Poliziano]] di turno per far ridere le ragazze, Botticelli acquisì nuova sicurezza nella pittura, espressa principalmente nella sua '''Adorazione dei Magi''', quadro eseguito tra il [[1473]] e il [[1474]].
=== Al servizio dei Medici e di Sisto IV ===
▲[[File:Presepe.jpg|thumb|right|250px|"L'adorazione dei [[Magi]]", cartapesta su scatole di scarpe.]]
Dalla metà degli anni settanta Botticelli entrò nella cerchia dei Medici, che lo accolsero sotto la loro protezione accarezzandogli la testa e dicendogli che andava tutto bene. Riconducibili a questo periodo sono anche altre opere come il
La politica riconciliativa di [[Lorenzo de' Medici]] verso gli alleati della [[Congiura dei Pazzi]] si realizzò in maniera efficace anche attraverso scambi culturali, con l'invio dei più grandi artisti fiorentini a Roma quali ambasciatori di [[bellezza]], [[armonia]] e del primato culturale [[firenze|fiorentino]]; Botticelli si intrufolò nella carrozza che li portava nella città eterna, nascondendosi dentro un [[baule]] e facendosi i 3 giorni di viaggio in [[apnea|apnea ad assetto variabile]].<br />
Arrivato a Roma il [[27
[[File:Venere pianeta.jpg|thumb|left|250px|La Venere del Botticelli.]]
{{Quote|
In mezza mattinata fece tre affreschi presso la [[
{{dialogo2|Papa|
{{dialogo2|Papa|A me sembrano delle strisciate di [[merda]].|Sandro|Perché tu di arte non capisci niente, guarda che cappello hai in testa. Vai a chiamarmi un superiore, veloce!}}
Prese poi la prima [[corriera]] per [[Firenze]] inseguito dal Ghirlandaio e dalle guardie papali munite di fucili a pallettoni.
Degli anni novanta la [[Nascita di Venere]] e la [[Primavera di Botticelli|Primavera]] sottratti a [[Pietro Perugino]] con una [[rapina]] a mano armata; tali opere gli fecero dichiarare:
{{Quote| Modestamente [[Giotto]] mi fa una pompa.| Sandro Botticelli agli eredi del pittore, durante le celebrazione per il centocinquantenario dalla sua morte.}}
[[File:Splinter e le tartarughe ninja.jpg|thumb|right|250px|La cacciata di Botticelli (vestito di giallo) dalle [[tartarughe ninja]].]]▼
=== Ultimi anni ===
{{Quote|Haa-haa!|[[Michelangelo Buonarroti]] al funerale di Botticelli.}}
In seguito gli arrivarono numerose commesse, che Botticelli non seppe mai portare a termine, vuoi per un [[mal di testa]], vuoi
▲[[File:Splinter e le tartarughe ninja.jpg|thumb|right|250px|La cacciata di Botticelli (vestito di giallo) dalle tartarughe ninja]]
Ormai famoso, si lasciò andare ai piaceri. Nel [[1502]] una [[denuncia]] anonima lo accusò di [[sodomia]]. Nel registro degli Ufficiali di Notte, al [[16 novembre]] di quell'[[anno]], è riportato come il pittore ''"si tiene un garzone"''...<ref>[http://it.wikipedia.org/wiki/Sandro_Botticelli O almeno, così dice wikipedia]</ref>
▲In seguito gli arrivarono numerose commesse, che Botticelli non seppe mai portare termine, vuoi per un mal di testa, vuoi perchè [[Andrea del Verrocchio]] e il [[Perugino]] giravano con la pistola.
La [[fama]] durò però molto poco, dato che l'ambiente artistico era ormai dominato da un certo [[Leonardo da Vinci]]. Entrò per breve tempo a far parte delle [[tartarughe ninja]], ma gli venne in seguito preferito [[
▲Ormai famoso si lasciò andare ai piaceri. Nel 1502 una denuncia anonima lo accusò di [[sodomia]]. Nel registro degli Ufficiali di Notte, al 16 novembre di quell'anno, è riportato come il pittore "si tiene un garzone"...<ref>[http://it.wikipedia.org/wiki/Sandro_Botticelli O almeno, così dice wikipedia]</ref>
Il pittore, ormai anziano, inattivo e
▲La [[fama]] durò però molto poco, dato che l'ambiente artistico era ormai dominato da un certo [[Leonardo]]. Entrò per breve tempo a far parte delle [[tartarughe ninja]], ma gli venne in seguito preferito [[Michelangelo Buonarroti]].
▲Il pittore ormai anziano e quasi inattivo trascorse gli ultimi anni di vita isolato e in povertà, morendo il [[17 maggio]] [[1510]].
== Note ==
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*[[Giotto]]
*[[Michelangelo]]
*[[Tiziano]]▼
*[[Donatello]]
*[[Leonardo]]
*[[Raffaello Sanzio|Raffaello]]
▲*[[Tiziano]]
{{Pittori}}
[[Categoria:
[[Categoria:Artisti]]
[[Categoria:Pittori]]
[[Categoria:Sfigati]]
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