Salvatore Quasimodo: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
[[File:Salvatore_quasimodo.jpg|left|thumb|Salvatore Quasimodo invaso da dubbi atroci:"''Ma si scrive scuola o squola?"'']].
Appena nato, fu per la [[famiglia]] una disgrazia notare che non possedeva i tratti virili del vero maschio siculo quali i [[baffi]], la [[coppola]] e la [[lupara]]. Il padre aveva in mente per lui una sana e rispettata carriera da mafioso o di imbianchino. Gli ripeteva sempre: {{quote|Turi, tu da grande farai u mafiusu!|}} e lui {{quote|Ma papà io voglio fare il poet''o''!|}} E giù di cinghiate ogni sera.<br /> Per non fare brutta figura coi vicini, il padre, compiuti gli 8 anni, gli donò il suo primo coltellino a serramanico, a 10 gli insegnò a chiedere il pizzo ai suoi compagni di giochi, <ref>tutte le figurine dei calciatori sennò il triciclo sarebbe affogato nell’acido </ref> e a 18 gli regalò il suo primo fucile a canne mozze. Inutile dire quanto Quasi fosse poco interessato a tutto ciò; ogni volta che il padre lo sorprendeva a leggere, lo stanava di mazzate: ''"Un vero siciliano dev’essere analfabeta come una capra!"'', gli ripeteva sempre.<br /> Così per poter imparare un po’ di [[italiano]], fu costretto a frequentare corsi serali d’italiano per extracomunitari; il [[lingua siciliana|dialetto]] che conosceva era quasi assimilabile al marocchino, quindi si confondeva perfettamente tra la gente.[[File:Salvatore_Quasimodo.gif|right|thumb|250px| E la gobba è perfettamente occultata!]] Giusto il tempo di sapere che ''[[carabiniere]]'' si scrive con una ''b'', e Salvatore poté finalmente dedicarsi alla vendita di fazzoletti in mezzo alle strade, successivamente si diede alla composizione di poesie.<br /> Fondò il ''"Nuovo giornale letterario, così nuovo che l’ho appena stampato"'' su cui poté pubblicare tutte le sue poesie: non le lesse nessuno, a parte il [[canarino]] che fondalmente usava il giornale per cagarci su, ma siccome il canarino non sapeva leggere, non le lesse proprio nessuno.<br /> L’opportunità di entrare in un ambiente letterario che non comprendesse i suoi [[amico immaginario|amici immaginari]], la ebbe quando sua [[sorella]] si sposò con [[Elio Vittorini]] che, vedendo quanto fosse disgraziato suo fratello, decise di invitarlo a [[Firenze]]: là Quasi conobbe [[Eugenio Montale]] e l’ambiente della rivista Solaria, dove lo scambiarono per il gobbo di Notre Dam e lo mandarono a suonare le campane: e comunque gli impedirono di pubblicare le sue poesie, scritte in uno stile e in un italiano discutibile. Per giustificarsi il poeta si definì ermetico, ovvero uno all’avanguardia: scusa ormai abusata da tutti quei poeti che non avevano imparato ad usare la punteggiatura e a scrivere più di ''cacca, pupù, sole, cuore, amore''. Quei polli cascarono alle sue baggianate e così gli permisero di pubblicare la raccolta di poesie ''"Aque e Tere"'' <ref>che ci volete fare? La cultura era quella che era</ref>, che stupì parecchia gente: nessuno sapeva che Quasimodo, oltre a suonare le campane, scrivesse anche poesie!<br /> Salvatore, contento come un mafioso al suo primo [[pizzo]], vagò per l’Italia alla ricerca di altre riviste su cui pubblicare i suoi scritti: finì nei pressi di [[Genova]], dove dapprima tutti lo scambiarono per un immigrato clandestino, tanto le sue poesie erano sgrammaticate, e lo mandarono a dar da mangiare ai piccioni, ma alla fine cascarono anche loro nella scusa dell’[[ermetismo]] e lo lasciarono fare. La sua seconda raccolta di poesie la intitolò ''"Oboe sommerso"'' e la pubblicò nella [[Gazzetta dello Sport]], l’unico giornale a cui nessuno fregava una mazza di [[letteratura]].<br /> Nel [[1959]], il poet''o'', come amava definirsi lui, trovò nell’[[ovetto kinder]] un premio Nobel per la letteratura, cosa che gli permise di cuccare come un [[bonobo]], di spassarsela per il mondo, di ricevere le lauree honoris causa dall’università di [[Messina]] e [[Oxford]] come ''[[poeta]] più migliore'' e un buono per un Big Mac e una coca cola da [[MacDonald]]. Inoltre ricevette un premio in campane di bronzo dall’associazione ''Amici Campanari'' per la straordinaria performance a [[Notre-Dame de Paris|Notre-Dame]].<br /> L’idillio era appena cominciato quando ad [[Amalfi]] nel [[1968]], mentre faceva [[sci nautico]] tenendosi dalla corda con i denti, lo colse un ictus: quando lo portarono all’ospedale di [[Napoli]] capirono solo dopo che gli ebbero curato la calvizie che era già morto.
 
==Opere==
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*[[Gabriele D'Annunzio]]
*[[Il gobbo di Notre-Dame]]
 
{{scrittori}}
 
[[Categoria:Poeti]] [[Categoria:Depressi]]
[[Categoria:Italiani]]
[[Categoria:Poeti]]
[[Categoria:Poeti]] [[Categoria:Depressi]]