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Wedhro (rosica | curriculum) (tolgo immagini umoristiche scopiazzate) |
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== Vita ==
=== Da attore fallito a star internazionale===
Nasce in [[Egitto]] nel [[1946]]. Dopo aver conseguito il diploma in [[Nonbooks:Diventare un dittatore|scienze dittatoriali]] a [[Teheran]], frequenta l'accademia militare egiziana insieme ad un [[giovane]] ed ancora sbarbatello [[Hosni Mubarak]]. Il suo curriculum però finisce per sbaglio sulla scrivania di qualche [[regista]] hollywoodiano, che gli propone di diventare il protagonista di [[Magnum P.I.]], un [[telefilm]] nato all'interno del progetto di [[armi di distrazione di massa]]. A causa del suo pessimo [[inglese]] e del suo [[Alitosi|alito troppo aromatizzato]], la parte del protagonista viene purtroppo assegnata a [[Tom Selleck]]. Riesce lo stesso a distinguersi tra i personaggio secondari e per merito della sua faccia da duro, viene contattato dal [[governo]] [[americano]] ed assunto alla [[CIA]] per un impiego a tempo indeterminato come [[spia]] in [[Iraq]]. <br />L'intrepido Saddam diventa così una marionetta degli [[USA]], e viene spedito in [[culo]] ai [[lupo|lupi]] all'altro capo del [[mondo]], in mezzo alle [[deserto|dune]]<ref>Non le [[Fiat Duna|macchine]].</ref>. A fargli da mentori nel suo arduo obiettivo, due [[uomo|uomini]] [[Freddo|freddi]] e spietati: [[Ennio Doris]] e [[Sam Fisher]]. Uno si occupava di {{citnec|costruire [[paradiso fiscale|paradisi fiscali]] intorno a tutti quelli che incontrava}} e [[condono|condoni]] per l'estrazione di [[petrolio]], l'altro di [[Omicidio|minimizzare]] le dissidenze interne al [[partito]] e nel [[Gente che non si fa mai i cazzi suoi|popolo]]. La svolta alla sua vita arrivò il [[Ventordici]] di [[Febbrile]] del [[1979]]: siccome era stufo di sentire sempre in [[televisione]] [[Jimmy Carter]] raccontare [[Barzelletta|barzellette]] sui suoi [[baffi]], decise di licenziarsi e diventare un sanguinario leader sunnita.<br /> Per prima cosa nominò il suo [[cesso|gabinetto]] di fiducia, reclutando i più [[Lecchino|fedeli]] tra i suoi seguaci, riuniti nel ''partito B'aaf''<ref>Chiamato così in onore dei suoi mustache.</ref>. Giusto per dare un'{{citnec|innocua dimostrazione del suo enorme [[esercito]],}} fece sperimentare torture a base di pasta e fagioli su alcuni [[Islam|curdi e sciiti]] abitanti del famigerato [[Albero Azzurro]]. L'unico sopravvissuto di quella strage fù [[Dodò]], che mostra ancora oggi le cicatrici a pois sul suo corpo. Mentre il [[mondo]] ballava la [[Bucatini Disco Dance]] e si sollazzava davanti alla [[Televisione|tv]] guardando [[i Robinson]], passò sotto il totale silenzio la mattanza di 200 persone in un villaggio a [[Najaf]]: non col solito [[napalm]] o [[Metano|gas nervino]], ma facendo ascoltare alla popolazione straziata una raccolta di cd [[M2o]]; l'[[ONU]] condannò aspramente il fatto, ponendo un [[embargo]] sul paese e processando [[Provenzano DJ]] per crimini contro l'[[umanità]]. In [[molti]] credevano che il novello [[Adolf Hitler|baffi a spazzola]] si sarebbe calmato, [[ma anche no|ma non andò esattamente così]].
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== Morte ==
La sua bellissima vita è terminata a fine dicembre del [[2006]] (attorno al [[32 dicembre]]), quando si strozzò cercando di mettersi una cravatta, con enorme dispiacere dell'amico [[Bush]] ('''B'''isogna '''U'''ccidere '''S'''addam '''H'''ussein). Altre fonti indicano invece che sia morto di morte naturale, infatti la canapa con cui era fatta la corda è risultata dalle analisi vegetale al 100%. <br />
{{citnec|Unanime il cordoglio dal mondo politico™}} internazionale; molti amici d'infanzia come [[Fidel Castro]], [[Gheddafi]] e [[Michail Sergeevič Gorbačëv]] hanno reso omaggio al compagno di mille avventure contro i [[Capitalista|capitalisti]] americani:
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