SUV: differenze tra le versioni

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Recentemente si è notato un aumento considerevole nel numero di automobilisti affetti da una nuova patologia mentale: il desiderio represso di SUV.
Questi sono soggetti che desidererebbero appartenere alla categoria dei proprietari di SUV, ma che sono economicamente impossibilitati alla realizzazione di tale aspirazione.
La loro patologia portapuò portare a duetre comportamenti, entrambitutti dannosi, ma completamenticompletamente diversi.
 
Il primo è noto come forma autolesionista. Gli individui affetti da questa forma acquistano ridicoli veicoli appartenenti alla categoria delle utilitarie a cui i costruttori hanno applicato vari camuffamenti con lo scopo di richiamare in qualche maniera l'estetica dei SUV. Esempi tipici di queste vergogne circolanti sono i veicoli prodotti dai principali costruttori dell'est Europa, o in tempi recenti, alcune utilitarie [[FIAT]] con leggere modifiche da parte della casa stessa. Nell'insieme questo comportamento risulta dannoso quasi esclusivamente per i famigliari del disturbato, che di solito vengono giustamente sbeffeggiati e derisi da amici e conoscenti quando sono visti circolare a bordo dei ridicoli veicoli descritti sopra.
Di questo primo tipo fa parte anche il classico ultraquarantenne vergine, grasso e stempiato. Di solito questo personaggio vive con i genitori (anche se ha un lavoro) e, non avendo mai visto una donna nuda neppure su internet ("la mia mamma se mi becca mi fa totò sul culetto") ed essendo un fallito totale pensa che comprandosi un SUV potrà sentirsi realizzato e potrà finalmente scopare. Unico problema: non se lo può permettere perchè tutto quello che guadagna deve metterlo in casa da papi e mami. Allora rompe le palle ai suoi amici con continui messaggi e telefonate deliranti con il seguente tono: "ahahah sfigato comunista: sono andato a vedere il SUVVVV che mi compro fra 1 settimana !! Costa solo 50000€ ma io ccc'ho la grana , mica come te !". Se qualcuno gli fa notare che si svenerebbe e che potrebbe comprarsi qualcosa di decente ma più abbordabile, lui diventa sprezzante ed arrogante: "uuuuaaahahaha ! Sfigato ! Cosa mi compro ? Una Peugeot ? Auto da povero ! Una Renault ? Ma è un'auto ? Una Toyota ? Ma pensi che io sia un plebbbbeo ?? Io mi prendo un SUVVVVVVV !!! (notare: lo pronuncia con qualche decina di V) Io che ti piaccia o no, viaggerò su un SUVVVV !! Mi scoperò tutte le donne d'Italia grazie al mio SUVVV !! Io fra una settimana guiderò un SUVVVVV !!!". Ogni settimana dirà la stessa cosa. Se qualcuno, dopo due anni che dice la stessa cosa, gli farà notare che, nel frattempo, non se lo è ancora comprato, lui dirà: "eeh, sai, la concessoniaria proprio ieri aveva finito i SUV (con una sola V stavolta)".
 
Il secondo comportamento invece sfocia in una forma socialmente pericolosa. Esso si manifesta negli individui che restano proprietari di auto di piccole dimensioni in forma originale, ossia di normali utilitarie. In questi il desiderio represso di SUV genera la convinzione che ogni SUV in circolazione sia di proprietà di soggetti meschini che non meritano il possesso del veicolo. Di conseguenza nel loro immaginario i disturbati di questo gruppo immaginano ogni guidatore di SUV costantemente impegnato in azioni volte a danneggiare i loro diritti di circolazione su utilitaria. Tale convinzione li porta ad utilizzare costantemente il clacson per richiamare l'attenzione dei conducenti dei SUV per obbligarli a porre loro le scuse per quelli che considerano innumerevoli atti dannosi compiuti nei loro confronti. Spesso desiderano ricevere dai proprietari dei SUV anche un atto esplicito di sottomissione basato sul riconoscimento del loro valore di automobilisti superiori, anche se costretti dalla sorte a circolare su veicoli che sentono degradanti.
 
Il terzo è quello dell'automobilista noto come "usatista". Impossibilitato economicamente all'acquisto non solo di un SUV ma di qualsiasi auto nuova, anche una Dacia senza clima, spinto ugualmente dall'impulso di guidarne una che pesi come il piombo, svende la sua fedele utilitaria al concessionario più malfamato della zona (quello col potere di decimare magicamente i contachilometri) in cambio di un Pajero/Freelander/X3 che ha più pacche sulla carrozzeria dell'auto dei Blues Brothers, pur di averlo per la cifra che si può permettere di spendere. Tutto questo incurante, ovviamente, del fatto che, nonostante i 60mila chilometri dichiarati dal zelante venditore, il volante e il sedile di guida abbiano il grado di usura di quelli di una corriera in fin di vita. Sei mesi e un pozzo di petrolio consumato dopo starà a discutere col suo meccanico di fiducia, solitamente il cugino (lo stesso che gli sistemava l'utilitaria di cui sopra): il nostro usatista sosterrà che 1200 euro per quattro iniettori nuovi sono troppi, mentre il riparatore gli risponderà che quello è il prezzo dei ricambi e se ha deciso di comprarsi un'auto che richiede la manutenzione dello Space Shuttle e consuma altrettanto sono cazzi suoi.
 
Purtroppo i proprietari di SUV, isolati dall'esterno dalla elevata insonorizzazione dei loro veicoli e distratti dalle varie attività ludiche che svolgono abitualmente durante la guida, non percepiscono nemmeno il clacson delle vetturette degli psicotici. Questo accadimento aumenta a dismisura il disagio dei soggetti repressi, portandoli ad ogni tipo di comportamento aggressivo, fino all'atto finale dello speronamento del SUV. Questo è il culmine della psicosi e di solito termina con la distruzione della vetturetta del disturbato nell'impatto con i cerchioni da 22 pollici dei SUV, ciascuno dei quali ha singolarmente massa pari all'intera autovettura attaccante.
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