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La giovane Rita nasce in una povera famiglia molto credente e riceve sin da giovane un'educazione improntata al più schietto e cieco bigottismo, unito ad una severa quanto implacabile fermezza ed autorità.
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Si narra che la madre fosse solita punirla duramente mediante l'uso di frusta e flagello per ogni piccola, insignificante mancanza.
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È in questo periodo infatti che Rita, non paga delle continue angherie materne, inizia, per rendere gloria a Dio, a fare uso di un particolare tipo di cilicio (che tanto nessuno ha mai capito cosa cazzo sia) a forma di crocefisso, avendo una [[orgasmo|sorta di estasi]] al termine di ogni sessione con l'uso del temibile strumento di privazione e castigo.
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All'età di diciotto anni viene data in sposa a tale Paolo Mancini, che l'agiografia ufficiale vuole parente del ben più noto [[Roberto Mancini]], ex giocatore della [[Sampdoria]] e comparsa della Nazionale italiana.
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Per quanto sussistano dubbi ed ombre sulla parte di vita di Rita nel periodo intercorrente la morte del marito e l'ingresso in convento, non può sottacersi che parte della storiografia non ufficiale ritiene che successivamente il decesso del coniuge, il perdono degli assassini e la loro conoscenza biblica, la pia donna abbia militato per un certo periodo in una congregazione religiosa non riconosciuta dalla santa [[Chiesa]], il Partito dell'Amore, di cui sarebbe addirittura stata fondatrice assieme a tali [[Ilona Staller|suor Ilona da Praga]] e [[Moana Pozzi|suor Moana da Genova]].
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L'ordine religioso, il cui motto era "chi mi ama mi segua", si proponeva, sull'esempio di [[San Francesco d'Assisi]], di portare l'amore a tutte le creature del creato: pare che suor Ilona fosse specializzata nel dare amore agli animali, in particolar modo i cavalli, la buona Rita ai vegetali, in particolar modo banane e cetrioli, e suor Moana a tutto il resto.
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Per ben tre volte la badessa rifiutò l'ingresso a Rita in monastero: si narra allora che la pia donna, ardente di poter servire il signore, si sia rivolta con tutto il suo cuore in ferdida preghiera a Sant'Agostino, che mandato in suo soccorso un fedele servitore, un bavoso parroco agostiniano stufo di limitarsi a darsi da fare con i bambini (allora come oggi: lupus perdet pelum sed umquam vitium), dopo averla conosciuta per bene, la fece entrare da una porta secondaria dentro al convento dopo aver corrotto una consorella.
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L'apparizione il mattino dopo di Rita all'interno delle mura del monastero è ufficialmente considerato il secondo mistico miracolo della santa donna.
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==I miracoli==
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Oltre ai tre grandi miracoli di cui già si è detto, altri miracoli minori sono tuttavia attribuiti alla buona donna, di cui i primi due senza dubbio alcuno autentici, mentre sugli altri esistono diverse scuole di pensiero tra i chiosatori:
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