Repubblica Popolare Cinese di Prato: differenze tra le versioni

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== Il turismo ==
L'''extrema ratio'' per rinobilitare la città e per arricchire le casse comunale è stata volgere ogni sforzo nel rendere Prato una città di rilevanza turistica. Visto che la presenza del '''[[Castello dell'Imperatore]]''', del '''pulpito di [[Donatello]]''', della '''[[forma squadrata con taglio]]''', del '''sacro cingolo''' di carrarmato, non sembravano essere dei validi catalizzatori di turismo, la giunta si è quindi impegnata nel ricercare (con successo) reperti di qualche rilevanza storica nella zona di Gonfienti, salvo poi ricoprirli con una bella spianata per costruirci un interporto. Notizia recentissima testimonia che poderosi resti medioevali siano stati rinvenuti nel parco di '''Villa Buonamici''' (importante residenza nobiliare che occupa diverse decine di ettari di terreno del centro storico nei pressi dei defecatoi comuni).
 
Da indiscrezioni trapelate dai massimi organi comunali pare che il '''bastione delle forche''' (importantissima posizione militare a controllo degli approvvigionamenti idrici dell'intera regione, e perciò progettata dal [[Michelangelo]] in persona) verrà completamente restaurato addirittura corredato di cannoni bronzei seicenteschi fatti venire appositamente da un recupero da una nave spagnola dell'epoca affondata presso [[Haiti]]. Ulteriori indiscrezioni fanno sapere che, se ciò non bastasse a rimpinguare le casse cittadine, pratensi estratti a caso verranno appesi per il collo proprio sul suddetto bastione.
 
[[File:La-grande-muraglia-cinese.jpg|thumb|left|260px|Le [[Muraglia cinese|mura cittadine]] di Prato: un tipico esempio dell'architettura medioevale tipicamente italiana.]]
Nel tentativo ulteriore di distinguersi nel panorama [[Toscana|toscano]] Prato ha tentato già in passato sia la via dell'arte che quella della scienza. Vanno ricordati il '''[[Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci]]''' e il '''[[Centro di Scienze Naturali]]'''. Il pratese medio stenta solitamente a riconoscere l'importanza di queste istituzioni, ma sono {{citnec|indubbiamente il fiore all'occhiello della città}}.
 
Il '''museo d'Arte contemporanea''' ospita ogni anno decine di artisti sconosciuti dalle opere mirabili di cui vale la pena accennare a una supposta macchina per digerire (in grado quindi di sfornare [[merda]]) e le statue degli uomini orinanti di un noto scultore (pare si chiamasse De Piscis).
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