Regola dell'amico: differenze tra le versioni

Il ragazzo che è stato classificato dalla ragazza per la quale è innamorato come "amico" e per la quale si è dissanguato il portafoglio per circondarla di attenzioni (es.ricariche per il cellulare o altri tipi di regali,cene "da amici" per stare assieme,benzina consumata per portarla in giro per non parlare di tutte le volte che le si lascia la possibilità possibilita'di guidare la propria vettura anche se non ha la patente e con il rischio che se ti prendono le forze dell'ordine e'meglio se fuggi in un'isola deserta dovenell'oceano non ti trova nemmeno l'InterpolPacifico,e ancora peggio se la macchina che le fai guidare non è la tua ma la BMW di tuo padre e lei scambiando l'acceleratore per il freno ti disastra tutta la parte anteriore) a un certo punto,dopo un periodo di tempo che non possiamo quantificare,arriva a rendersi conto dell'equazione "amico=deficiente" e, per istinto di sopravvivenza, inizia il suo processo di recupero e di riavvicinamento alla vita sociale. Il primo passo che egli fa di solito è quello di scomparire e di non farsi più vivo con la ragazza, nè con sms, nè con telefonate, nè con le e-mail, insomma in nessun modo. La ragazza dal canto suo viene colta anche lei da una sorta di orgoglio (lei penserà: "ma chi si crede di essere questo qua per potermi trattare così?") e smetterà anche lei di cercarlo; fermo restando che il rapporto di telefonate tra uomo e donna che sono solo amici è più o meno di 10 a 1, su dieci sms che invii a una ragazza lei se ti considera come amico te ne risponde massimo a uno. Ma siccome è risaputo che la donna per sua indole deve essere lei a condurre le danze sia che sei amico sia che non lo sei, a un certo punto esplode, e allora ecco che prima o poi sul cellulare del malcapitato ragazzo amico di turno che si sta disintossicando da quanto ha passato compare un sms dove con tono anche abbastanza arrabbiato la ragazza lo rimprovera di essere sparito. A volte anche una telefonata.