Raptor: differenze tra le versioni

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Si narra che agli albori del nuovo millennio un designer di moto extracomunitario di nome Miguel Galluzzi fosse alacremente intento a guadagnarsi il pane quotidiano guardando suo figlio che giocava ai [[videogiochi]]. Il giochino in questione riguardava un salamino piccante intento a difendersi dagli attacchi di ferocissimi '''RAPTOR''' (da non confondersi con l'altrettanto famelica [[Pantegana Raptor]]). Fu così che il geniale Miguel trovò l'ispirazione per la creazione della moto.
Ora che la parte più dura del lavoro era stata completata (il nome era deciso), non restava che concludere disegnando la moto vera e propria. Ora per chi non conoscesse le gesta del santissimo Miguel, deve sapere che costui è il creatore delle moto cosiddette NAKED, ossia nude, originale definizione che riguarda moto carenate a cui è stata tolta la carena, ossia scarenate (ma chiamarle naked fa più figo). Qualcuno gli fece notare che bastava togliere la carena a una carenata per creare una naked e che lui non aveva inventato niente, e lui rispose con qualcosa tipo: "anche a voi basta una zuppa di fagioli per fare un coro ma se non è zuppa è pan bagnato".
 
[[Immagine:Raptormotovomere.jpg|right|thumb|200px|La maggior parte delle Raptor oggi si presenta così]]
 
La sua prima moto naked fu la Ducati Monster, nota carriola con motore a L che faceva il rombo di un Boeing e in realtà non andava una sega. Nonostante le specifiche tecniche facessero ridere i polli questa moto ebbe un enorme successo di pubblico e fece si che Galluzzi salisse agli onori della cronaca e facesse carriera lasciando la Ducati per diventare nientepopodimeno che il designer ufficiale della grandissima casa di moto chiamata CAGIVA (che stà per CAstiglioni GIovanni VAiarristroncattelo), una casa motociclistica con all'attivo 18 operai di cui 22 in cassa integrazione e 13 all'asilo.
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