Antraceae panzonis

Ma chi è che t'ha fatto la messa in piega? Fa' vedere, va, che ci penso io!
Classificazione scientifica
Regno ragno, non regno!
Phylum Arciduca
Famiglia Benestante
Genere Pure

Il ragno dei cunicoli (Antraceae panzonis Ottone Piccone, 1877) è un ragnetto di media taglia (non supera mai i 4 kg di massa) popolante le zone più lussuose del primo mondo. È una specie infatti abituata alle comodità e alla buona cucina, nonostante il carattere un po' scontroso lo faccia apparire al volgo come una bestiaccia arrogante e demodé.

Aspetto

Il ragno dei cunicoli deve la sua bellezza e portatura reale alle quotidiane sedute di lifting e corsi di bon-ton. Presenta otto zampe eleganti, dritte e depilate, un torso lucido di brillantina e un viso pulito, incipriato per le femmine di alto rango. Le zanne splendenti e curate permettono a qualunque preda di specchiarsi un'ultima volta prima che esse affondino e dilanino. Talvolta queste zanne sono collegate a sacche velenifere, opportunamente caricate a "Paco rabanne" o alle raffinatezze, sempre pronte a rilasciare inebrianti fragranze quando l'ambiente lo richiede.
Nonostante l'indiscutibile classe, questo ragno non indossa alcun genere di vestiario non firmato, ritenuto da lui stesso roba per plebaglia.

Distribuzione e habitat

Come già detto, il ragno dei cunicoli popola solo locali e quertieri di rango elevato. È facile trovarlo nelle feste più chic organizzate da celebrità e magnati, che puntualmente lo invitano per poter vantarsi coi conoscenti afferendo che si tratta di un amico di vecchia data.
Non è affatto raro incontrarne nelle piscine di qualche villa intento a sguazzare allegramente e a godersi il sole, spesso in compagnia di qualche troietta di migale raccattata nei bassifondi delle metropoli.
È altresì comune la sua presenza in vecchie cantine e seminterrati di antiche ville, intento a degustare prelibati liquori offerti da nobili ricconi, che ne attendono nervosi il severo giudizio.

Comportamento

 
Un ragno dei cunicoli mostra il suo sdegno per il pessimo servizio del ristorante.

Questo nobile animale non ama essere disturbato durante le sue attività: più di una persona è spirata a seguito di un suo morso letale dopo aver tentato di tirarlo fuori dalle acque della piscina. D'altro canto, anche io mi incazzerei non poco se tentassero di farmi uscire durante una siesta con un retino per farfalle.
È cosigliabile inoltre controllare sempre le vesti che si intende indossare, in quanto non è inusuale trovarne intenti a prendere misure o provarsi qualche capo. Disturbarlo in questi frangenti significa come minimo meritarsi una mezza dozzina di morsi nei testicoli.
Non produce spesso la sua ragnatela, nonostante non gli costi sforzo alcuno. Non fila semplicemente perché di solito non ne ha voglia. Nessuno lo costringe, nessuno si azzarderebbe a imporglielo, nessuno si pone il problema. Se lo fa è periodo di accoppiamento: il maschio tesse una nicchia accessoriata con frigobar e specchi sul soffitto, attende pazientemente l'arrivo della femmina, la invita a sentire gli ABBA col suo nuovo hi-fi, la seduce, la ipnotizza e se la passa in un amplesso selvaggio. Di classe, ma selvaggio. Se la femmina non rimane incinta, sarà sempre la benvenuta e il maschio provvede a riassetare il confortevole nido. Se invece rimane incinta, sono cazzi suoi.

Curiosità

  • Il ragno dei cunicoli è facilmente confondibile con la comune tarantola. Per fugare i dubbi, è sufficiente appurare il non possesso da parte della tarantola di carte di credito, in quanto ragno di infimo rango.
  • Il ragno dei cunicoli è estremamente velenoso: mangiarlo significherebbe rimenere intossicati dai cosmetici di cui abusa.