Quel giorno che ti svegli e non hai voglia di fare un cazzo: differenze tra le versioni

m
Annullate le merdifiche di QWERTYDWORAK (rosica), riportata alla versione precedente di Executive2
Nessun oggetto della modifica
m (Annullate le merdifiche di QWERTYDWORAK (rosica), riportata alla versione precedente di Executive2)
Etichetta: Rollback
 
(11 versioni intermedie di 9 utenti non mostrate)
Riga 1:
'''Quel giorno che ti svegli e non hai voglia di fare un cazzo''', detto anche '''Sgonfio Giorno''', è un maledetto giorno che qualunque [[essere vivente]] deve temere. Alcuni lo annoverano tra le più infami [[malattia|malattie]] della nostra epoca, altri sostengono siano [[magia nera|riti stregoneschi]] lanciati sotto lauto compenso dal [[mago Casanova]] contro il proprio [[nemico]].<br />[[File:Gattone.jpg|thumb|350px|right|Gatto in stato terminale dello Sgonfio Giorno.]]Compare solo ed esclusivamente appena svegli e dura tutto il giorno. A meno di essere un [[fancazzista]] di professione, l'avvenimento procura generalmente danno alla persona colpita, salvo per casi di istinti suicidi, anch'essi inibiti.
[[File:Gattone.jpg|thumb|275px|right|Gatto in stato terminale dello Sgonfio Giorno.]]
 
== Origine ==
Line 11 ⟶ 10:
 
=== [[Colazione]] ===
[[File:Pubblicità gocciole nella realtà.jpg|thumb|320px380px|right|Un'altra e ancor più tipica reazione.]]
Neanche a dirlo. La colazione si salta. Figurarsi se sia anche lontanamente possibile bollire un [[uovo]], riscaldare due gocce di [[latte]] o aprire un pacco di corn-flakes. Nemmeno per idea.<br />Unica eccezione: una serie di combinazioni favorevoli riconducibili alla sera prima:
#Pasto abbondante;
Line 27 ⟶ 26:
 
==== Lavoratore ====
{{vedi anche|ManualiNonbooks:Evitare il lavoro}}
Di norma non esiste lavoro in cui non sia possibile strafottersene della propria occupazione per almeno qualche ora. Un lavoratore esperto trova sempre scuse e sotterfugi degni dei migliori [[politico|contaballe]] che facciano in modo di giungere alle agognate 19 senza che nessuno noti la sua [[nullafacenza]] scriteriata.<br /> La sua giornata tipica è condita con abbondanti ''mi sostituisci un istante che devo fare una cosuccia'' o ''guardaci un momento tu al bilancio che devo andare un attimino dal direttore'' e naturalmente da numerose quanto fantasiose frasi di circostanza. Esempi di quest'ultime suonano all'orecchio tutti i giorni:
 
*''-{{dialogo|Cliente|Quanto le fa le melanzane?|Venditore|Uffa... c''è scritto sul cartellino...}}
 
''-Uffa...c'è scritto sul cartellino...''
*''-{{dialogo|Datore|Ha finito con la pratica di quel tizio?|Impiegato|Non l''ho neanche iniz...cioè, quasi.}}
 
''-Non l'ho neanche iniz...cioè, quasi.''
*''-Professore{{dialogo|Studente|Prof, non ho capito l'ultima cosa che ha spiegato.''|Professore|E chi se ne frega.}}
 
''-E chi se ne frega.''
*''-{{dialogo|Centauro|Scusi, mi fa il pieno?''|Benzinaio|No.}}
 
''-Ah, ma io non sono mica il benzinaio.''
{{dialogo|Salumiere|Desidera che il salame glielo affetti?|Gay|Per chi m'ha preso, per una gettoneria?}}
*''-8,37€? Ecco una carta da dieci.''
''-Bof...facciamo pure 5€...''
*''-Scusi, sa l'ora?''
''-Sì, anzi no.''
 
Inutile accennare poi alle abbondanti nonchè durature pause [[caffè]]-[[sigaretta]]-pisciata-cacata.<br />La giornata termina nell'incavo di un [[divano]]-[[poltrona]]-sofà abbastanza paziente da contenere un [[culo]] stanco per un tempo indefinito.
Line 54 ⟶ 50:
*[[Pigrizia]]
*[[Che due palle]]
*[[ManualiNonbooks:Marinare la scuola]]
*[[ManualiNonbooks:Scuse per non andare a scuola]]
*[[Noia]]
*[[Non c'ho voglia]]