Publio Ovidio Nasone: differenze tra le versioni

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[[File:Augusto a Porta a Porta.PNG|left|thumb|Augusto apparve numerose volte in pubblico durante questo periodo]]
In quel tempo la figlia di Augusto, Iulia, festeggiava i diciotto anni, e il padre aveva organizzato una grande festa a cui aveva invitato tutta la Roma bene e, ovviamente, anche Ovidio. Però dobbiamo sapere che Iulia era la ragazza più [[truzza]] di tutta la città, dunque anche la più troia: infatti, al contrario di ciò che credeva il padre che la riteneva la più casta tra le figlie della patria, aveva perso la [[verginità]] a 12 anni con 4 gladiatori ed era nota ai più come "''quella che la dà via manco fosse la sua''". Così, quando ci sono tutti gli invitati entra lei entra lei, con il vestito rosso porpora, il color più alla moda fra i tamarri del tempo; iniziò a scatenarsi: in 20 minuti si era fatta già 8 invitati di cui 2 donne e un [[trans]], ma lei guardava con golosità Ovidio, che stava parlando tranquillamente con qualche senatore per organizzare un festino nella sua villa<ref>[[Silvio Berlusconi|I tempi cambiano, le abitudini no]].</ref>. Allora la ragazza si avvicina a lui, inizia a toccarlo e in men che non si dica si ritrovano nudi in bagno a scopare. La sorte volle che proprio in quel momento l'Impertatore, che aveva problemi di incontinenza noti a tutto l'ambiente, entrò in bagno a liberarsi per la [[ventordici|ventordicesima]] volta dall'inizio e lì vide il fattaccio. Il nostro eroe, prima che potesse dire di essere innocente e che era stata la figlia a provocarlo, Iulia iniziò a piangere correndo alle braccia del padre dicendo che l'aveva violentata lui; ovviamente il pollo credette alla figlia. Allora il poeta fu coinvolto in uno scandalo inimmaginabile perchè Augusto, oltre a essere incazzato per l'affronto subito, si ricordò anche degli scritti moralmente indecenti, e per questo fu ancora più incazzato. Fu per l'opera e l'errore, che in [[latino]] si dice carmen et error, la motivazione che diede Ovidio, tant'è che lo scandalo fu chiamato "Carmen et Errorgate"<ref>Avrebbero potuto usare anche Carmen et Erroropoli, ma gate fa' più Britannico.</ref>.
 
=== La <s>''Relecazz''</s> ''Relegatio'' a Tomi ===
Ovidio, dopo questo [[scandalo]] di abnormi dimensioni, fu mandato in esilio nella zona più [[sfiga|sfigata]] e derelitta dell'Impero, la Romania, più precisamente un borgo di contadinotti ignoranti chiamato Tomi. Durante questo periodo scrisse un'opera addirittura più pallosa delle Metamorfosi, i Tristia, il cui già il nome era tutto un programma.
 
 
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