Prima guerra mondiale: differenze tra le versioni

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All'alba del [[24 ottobre]] [[1917]], mentre tedeschi e austriaci erano già schierati sul campo di Caporetto, il generale [[Luigi Cadorna|Cadorna]] e tutto il suo esercito erano ancora imbottigliati nel [[traffico]] di [[Udine]], pieni come otri di prosecco dalla notte prima. Il generale tentava invano di creare il panico fra gli automobilisti minacciando di portarli con sé al fronte o, in alternativa, di scrivere sui muri che le loro madri erano zoccole. <br />Non fosse bastato il traffico, anche il [[GPS]] smise di funzionare e per arrivare a Caporetto dovettero seguire un contadino che, a piedi, si recava da quelle parti.<br />Arrivarono alle due del pomeriggio.<br />Un milione di soldati italiani da una parte, un milione e uno austro-tedeschi dall'altra, arbitro: il signor [[Paparesta]] di [[Bari]]. Questa disparità di forze fu fatale alle truppe tricolore e, nonostante il coraggio dimostrato in battaglia, morirono tutti. Tutti meno il generale Cadorna che poco prima del fischio d'inizio disse che si era dimenticato una cosa importante a casa, doveva andare a recuperarla, ma sarebbe tornato subito. I quattro morti che ci furono tra i nemici dimostrarono a imperitura memoria l'orgoglio col quale i nostri si batterono.Si scoprì in seguito che erano morti per le risate subito dopo aver visto l'"esercito" italiano.
[[file:Panzerfiat.jpg|thumb|280px|right|Il generale Cadorna in rotta verso Caporetto.]]
 
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