Prima guerra d'indipendenza: differenze tra le versioni

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{{Vedi anche|Guerra d'indipendenza}}
{{titolo|Prima guerra d'indipendenza ''(L'impero colpisce ancora)''}}
[[ImmagineFile:Art01 07.jpg|thumb|Un'immagine della guerra.]]
La '''prima guerra d'indipendenza''' ([[23 marzo]] [[1848]], [[ieri]]) fu combattuta da tutti i regni d'[[Italia]] contro la superpotenza del tempo, l'[[Impero austriaco|Impero Austro-Hamburger]]. La guerra fu promossa dal regno di [[Piemonte]], contro il volere del re [[Carlo Alberto di Savoia|Carlo Alberto]], che era un cacasotto.
 
Nel '48 le popolazioni delle grandi città europee si sollevarono contri i politici e i regnanti per protestare contro l'affitto delle case e l'aumento dei prezzi. L'ondata rivoltosa colpì anche numerose città italiane, che si trovarono coinvolte in insurrezioni dove la gente si opponeva alla costruzione dei termovalorizzatori e degli impianti eolici. La rivolta si estese così anche alle città settentrionali, dove furono cacciati gli austriaci che volevano ivi costruire la [[TAV]].
Allora tutti i consiglieri di [[Carlo Alberto di Savoia|Carlo Alberto]] gli consigliarono di approfittare dell'occasione per invadere la [[Lombardia]] e il [[Veneto]] e annetterli, ma il re non era convinto poiché temeva:
[[ImmagineFile:Struzzo romao.jpg|250px|left|thumb|Quell'idiota di [[Carlo Alberto di Savoia|Carlo Alberto]].]]
*l'intervento di altre potenze straniere
*l'impreparazione dell'esercito
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Sull'onda dell'entusiasmo parteciparono alle battaglie anche numerosi volontari, tra cui un certo [[Giuseppe Garibaldi]], un venditore ambulante di [[Hot dog]] che avrebbe fatto strada.
[[ImmagineFile:Padella1.jpg|thumb|La principale arma a disposizione dei piemontesi.]]
Gli eserciti italici riuniti riuscirono a riportare alcune vittorie nei territori lombardo-veneti; gli Austriaci, resisi conto che gli scacciamosche non erano sufficienti a cacciare gli invasori, decisero di fare le cose sul serio, mandando il maresciallo [[Radetzky]] (autore della famosa marcia). Dopo una strenua resistenza a colpi di pomodori marci durante le 5 giornate della moda di [[Milano]], gli Italiani vennero sconfitti dagli austriaci e tutti gli alleati del Piemonte si ritirarono:
*alcuni fecero finta di niente e dinanzi all'esercito austriaco si girarono e si incamminarono fischiettando in un'altra direzione mischiandosi tra i passanti
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