Ponzio Pilato: differenze tra le versioni

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== Le sue donne ==
[[File:Bel culo.jpg|thumb|left|180px|''Claudia Procula: ritratto-'', culo su tela, [[Jean Jacques Rousseau]].]]
La moglie di Pilato, [[Claudia Procula]], era figlia di Giulia, terza moglie di [[Tiberio]], che ebbe Claudia dall'[[sesso extra matrimoniale|unione platonica momentanea]] con uno sconosciuto cavaliere romano<ref>O, molto più probabilmente, col destriero del suddetto cavaliere.</ref>. Il matrimonio fu dettato esclusivamente dall'amore, anche se i padri dei due piccioncini {{citnec|spinsero fortemente per la loro unione}} viste anche le [[Matrimonio di interesse|possibilità di aumento del volume dei reciproci affari]]. Claudia aveva però avuto un'infanzia difficile: a 13 anni fu mandata dalla madre alla corte di Tiberio dove, non essendo secondo ''vox populi'' un vero "cigno dei costumi", si trovò a proprio agio conquistando la simpatia e l'affetto dell'[[Imperatore]]. Si mormora infatti che Tiberio educasse giovani donzelle e future [[braccia rubate all'agricoltura]], ammaestrandoli a [[Pompino|giocare tra le sue gambe]].
 
Sulla base di recenti studi sicuramente attendibili, è possibile ipotizzare che Pilato, a Roma, strinse una forte amicizia con Elio Seiano<ref>Il cantante, leader degli "Elio e le storie seiane".</ref> diventando amante della moglie. Quando la donna però scelse un altro uomo, Pilato svelò i retroscena della vicenda al marito che la ripudiò e la costrinse a finire di pagare i contributi sociali lavorando in un [[bordello]]: da qui il detto "Pilonare la propria donna".
 
== Storia ==