Ponte Milvio: differenze tra le versioni

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La fondazione di Ponte Milvio risale all'epoca degli antichi romani. Si narra che il fondatore del culto del sacro lucchetto, Costantino I, sconfisse il suo rivale Massenzio colpendolo alla nuca con un lucchetto, facendolo precipitare nel Tevere. In seguito alla vittoria, mostrò ai suoi seguaci il lucchetto, urlando "hoc signo vinces". Per celebrare la vittoria, fece edificare Ponte Milvio per collegare le sponde del Tevere nel luogo in cui Massenzio era capitolato, ed impose che ogni cittadino romano si recasse periodicamente ad abbellirne i lampioni con i lucchetti. Ogni cittadino avrebbe dovuto incidere qualche cazzata sul lucchetto e avrebbe dovuto buttare la chiave nel Tevere.
Quest'usanza fu abbandonata durante il medioevo, per opera della santa inquisizione e dell'UNESCO, salvo poi essere ripristinata qualche anno fa in seguito al successo commerciale del film [[Ho voglia di tettete]], che ha spinto numerosi [[omologato|omologati]] da ogni parte d'Italia a porre in essere una nuova ondata di pellegrinaggio.
 
== Ponte Milvio oggi ==
 
Come già accennato, Ponte Milvio è oggi un luogo di culto, che riceve numerose visite quotidiane da [[truzzi|pellegrini]] di tutta Italia. La sacra usanza dell'apposizione dei lucchetti sui lampioni ha preso piede anche in altre città italiane. Basta che ci sia almeno un ponte e qualche lampione. Sono anche state effettuate serate di gemellaggio tra i [[truzzi|pellegrini]] di Ponte Milvio e quelli delle più misconosciute cittadine italiane, popolate da altri [[omologato|omologati]].
 
[[Categoria:Monumenti]]
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