Poesia epica: differenze tra le versioni

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[[Lucano]] e [[Stazio]], e uno la [[Farsaglia]] e uno la [[Tebaide]]<br />
scripsero e basta così, ché se a scuola non te l'insegnano<br />
cosa vuoi imparare qualcosa su di loro qua, eh me lo spieghi?<br />
 
E poi l'[[impero romano]], come un castello di carte<br />
Tuttavia io, e per amor di sapïenza e per speme di lodo, brevemente
 
la prima, se lo vorrà la Musa faccia di bronzo, verrò cantando.
 
Prima dunque che della vena del vate, di Lucano    ingegno splendente,
 
il sangue rosso Barbera sgorgasse, il fiato estremo con sé trascinando
 
del poeta anzitempo, dallo stilo punta affilata già otto
 
libri erano nati, rapidi come dardi scagliati dall'arco d'argento
 
di Apollo Sminteo arciere, gloria dei Teucri destino funesto,
 
che dolorosi e delle altissime gesta e della fine straziante
 
di Pompeo il Grande signore d'eserciti narravano con parole veraci,
 
e di Cesare spietato verbo di serpe le azioni crudeli,
 
causa del conflitto civile. Oh, funesto giorno per
 
 
Roma
 
quello in cui il fratello contro il fratello, il figlio contro il padre
 
per primo prese le armi, il sacro suolo impregnandosi
 
di fraterno sangue. Tre volte maledetta la stirpe di Cnidia ricci piastrati,
 
che di lei solo conservò la crudeltà e l'inganno! E Pompeo intanto,
 
profugo per voler del fato, per le piane della terra d'Emazia
 
rovinosa, con sé conducendo le prode schiere romane, vagava.
 
E giunse il giorno fatale: da una parte e dall'altra i Quiriti toghe di bronzo
 
si scontrarono con crudele spargimento di sangue.
 
Fuggì il Grande lontano dalla rossa Farsalo su concave navi
 
per trovare altrove più orrida fine: il magnanimo capo in Egitto
 
troncato gli fu, per atto nefando di Cesare glorioso;
 
La libertà dei Quiriti tutti luminosi, gloria del Tonante
 
che assiso siede in Campidoglio marmo splendente
 
insieme al suo condottiero in misero tumulo deposta
 
perì nel verde Egitto terra prospera nel giorno di sangue.<br />
E poi l'[[impero romano]], come un castello di carte<br />
che un [[pensionato]], già con molti giorni alle spalle,<br />
nel suo [[ospizio]], solitario e abbandonato da' parenti più cari,<br />
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