Pieter Bruegel il Vecchio: differenze tra le versioni

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[[File:Pieter Bruegel il Vecchio.jpg|right|thumb|320px|Il pittore si autoritrae mentre un [[bastardo]] gli [[ManualiNonbooks:Rubare un portafoglio|ruba il portafoglio]].]]
'''Pieter Bruegel''' o Brueghel (Breda, [[1525]]/[[1530]] circa – [[Bruxelles]], [[5 settembre]] [[1569]]) è stato un [[pittore]] [[fiammingo]]. È generalmente indicato come '''il Vecchio''' per distinguerlo dal figlio primogenito, [[Pieter Bruegel il Giovane]]. Anche il secondogenito [[Jan Bruegel il Vecchio]] seguì le orme paterne e così pure il nipote [[Jan Bruegel il Giovane]]. Suo padre era Pieter Bruegel il decrepito, ed era nipote di Pieter Bruegel [[la mummia]]. Ebbe anche un terzo figlio, ma
lo uccise perché i due soli nomi disponibili in [[Belgio]] erano finiti e non voleva creare ulteriore confusione. <br /> Le informazioni sulla [[vita]] di Bruegel sono scarse e lacunose, c'è addirittura chi afferma che sia nato. Sulla sua [[morte]] invece sono tutti d'accordo, il pittore si è attualmente reincarnato nell'[[uomo della pubblicità del pennello Cinghiale]]. Per quasi cinque secoli l'[[italiano medio]] ha ignorato l'arte di Bruegel, preferendogli imbrattatele come: [[Caravaggio]], [[Giotto]], [[Michelangelo Buonarroti|Michelangelo]] e [[Leonardo Da Vinci]]. Non una mostra, una [[Pina Fantozzi]], niente. Persino [[Marc Chagall]] e [[Gustav Klimt]] sono più conosciuti di lui.
{{Quote|Come è possibile tutto ciò? Non sarete mica anche voi tra quelli che ritengono la pittura fiamminga del '500 "una cagata pazzesca"?}}
Eppure, il {{Citnec|fior fiore}} dei [[ManualiNonbooks:Diventare un critico d'arte|critici d'arte]] ebbe ad elogiare l'artista:
{{Quote|I "grilli" mostruosi di Bruegel sono inseriti in uno spazio consapevolmente moderno, in cui paesaggio e figure si spartiscono razionalmente la superficie disponibile. Ma sono, allo stesso tempo, CULATTONI E RACCOMANDATI!!|[[Vittorio Sgarbi]] sulla pittura di Bruegel.}}
Per il tocco raffinato, l'uso di colori forti e l'ossessivo slancio alla rappresentazione del quotidiano, potremmo paragonarlo al sublime maestro [[Teomondo Scrofalo]], o magari ignorarlo completamente.
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== Biografia ==
[[File:Pieter Bruegel giochi di bambini.jpg|left|thumb|320px|Il pittore era un giocherellone tremendo e grande estimatore del [[Tre-tre giù-giù]].]]
Data e luogo di nascita sono ignoti, al più ricavabili solo in via deduttiva. A quei tempi non esistevano [[Censimento|registri anagrafici delle nascite]], non c'erano dipendenti comunali [[ManualiNonbooks:Evitare il lavoro|indietro con le pratiche]] ed [[Equitalia]] non sapeva come trovarti, insomma campavi tranquillo e beato, ''"come in un ventre di [[vacca]]"''.<br /> Solo nel [[1548]] Pieter Bruegel venne citato per iscritto per la prima volta, su un verbale conseguente la retata in un [[bordello]] di Bröghel, nel Brabante Settentrionale. Essendo l'età di ingresso in tale attività usualmente intorno ai 18/23 anni, si può collocare la data di nascita tra il 1525 o il 1530. Tuttavia, basandoci sulla testimonianza di una "[[Puttana|operatrice sessuale]]" del luogo, l'oriunda Maria Assunta Van Bödde, è probabile che si possa ulteriormente retrodatare. Ella ebbe a dire :
{{cit2|Chillo tene 'nu puparuolo tanto e assai pile 'ncopp'â panza!|T. Virgulto, ''Quando gli emigranti stavano a cosce larghe'', [[Milano]] [[1909]], Ed. La [[Quaglia]].}}
Bruegel si formò artisticamente a [[Bruxelles]] alla scuola di Pieter Coecke van Aelst, pittore di corte di [[Carlo VI di Francia|Carlo VI]] e quasi più [[Pazzo|matto]] del [[Re|sovrano]]. Dopo sei anni, appresa finalmente la tecnica dei bastoncini diagonali, capì che poteva fare da solo. Si spostò ad [[Anversa]] e gli fu commissionato il restauro di un perduto trittico della cattedrale di Malines: ''[[Il buono, il brutto, il cattivo]]''.
=== Viaggio in Italia ===
[[File:Pieter Bruegel il Vecchio il Trionfo della morte.jpg|right|thumb|420px|Un suo capolavoro: ''Quando a [[Palermo]] gioca il [[Catania]] è meglio essere a [[Bolzano]]''.]]
Nel [[1551]] Bruegel parte per l'[[Italia]], per molti incuriosito dai capolavori di Michelangelo, in realtà ansioso di assaggiare la [[coda alla vaccinara]]. A testimonianza del viaggio: ''Paesaggio alpino'' (1551), ''Ripa Grande a Roma'' (1552) e il conto non saldato alla locanda ''Checco dello Scapicollo'' (1553). <br />L'artista amava il "bel paese", nei suoi quadri possiamo trovare il golfo di [[Napoli]], lo stretto di [[Messina]] e il derby [[Palermo]]-[[Catania]], rappresentato nel capolavoro ''Trionfo della morte'' (1554). <br />Nel 1555 circa, sulla via del ritorno, dipinge la ''[[Torre di Babele]]'', la cui struttura architettonica richiama la mole del [[Colosseo]] o, secondo il parere di Hans-Günter Dreßen (massimo esperto d'arte fiamminga del suo [[condominio]]), la torta del [[compleanno]] di suo cugino Théophile o del suo [[matrimonio]].
 
=== Il ritorno a Bruxelles ===
Negli anni successivi l'artista continuò a occuparsi di disegni, incisioni e dipinti. Tra i principali committenti c'erano: il [[cartografo]] Plantin, il [[robivecchi]] e incisore Clochard, il [[tipografo]] Duchopiè e il [[Macelleria|macellaio]] Entrecôte. Uno dei suoi più attivi collezionisti fu il [[cardinale]] Antoine Perrier de Crêpes Suzette, governatore dei [[Paesi Bassi]] e [[amico]] di [[Filippo II di Spagna]]. L'alto prelato gli commissionò:
* [[ventordici]] quadri di [[santi]] per altrettante chiese delle Friande[[Fiandre]],
* un suo ritratto in adorazione di [[Santa Barbara]] (di cui era devotissimo),
* uno della [[Madonna|Vergine Maria]], fulgido esempio di castità e purezza,
* uno che lo ritrae nel portico della sua villa a Besançon, assieme ai suoi sette figli.
Nel corso della sua opera, fino al [[1559]] si firmò come "Brueghel", per poi passare alla firma "Bruegel". I maligni ipotizzano a causa di un malinteso su mezza [[quintalata]] di cambiali, a lui {{citnec|erroneamente attribuite|e=pare}}. In effetti, non era certo tipo da firmare ''tratte o pagherò'', per i suoi acquisti utilizzava solitamente la formula "[[a babbo morto]]".
 
=== Il matrimonio ===
[[File:Pieter Bruegel il Vecchio la torre di Babele.jpg|left|thumb|320px|Il suo quadro forse più famoso:<br /> ''Gli architetti [[Revival Maya]] mi stanno sulle [[palle]]''.]]
Nell’estate del [[1563]] si sposò ad Anversa con Mayeken Coecke (figlia di Pieter Coecke, suo maestro e maggior creditore) e riprese a dipingere. In quegli anni la città di Bruxelles era ricca, ma funestata da condanne, esecuzioni ed episodi sanguinosi; Bruegel ci sguazzava come [[Jack lo squartatore]] nel [[sangue]], trascorse gli anni artisticamente più fecondi. <br /> Nel 1564 venne alla luce Pieter, suo primogenito, anche lui destinato a diventare pittore; nello stesso anno dipinse: ''Salita al Calvario'', ''Discesa all'Inferno'' e ''Virata di bolina'', a testimonianza dell'amore per il figlio e per la sua barca ''Polipone III'', con la quale fuggiva dal primo. Tra il 1565 ed il 1568 realizzò una serie di sei {{citnec|sei tavole dedicate ai Mesi|e=sei?!}}.
 
=== Ultimi anni e morte ===
Nelle sue ultime opere il paesaggio brulicante indietreggia gradualmente, offrendo maggior spazio alle figure umane, Bruegel arriva al primo piano e, a quel punto, si capisce che come pittore fa vomitare. Nonostante questo, opere come il ''Ladro di nidi'' e il ''Banchetto nuziale'' ottengono un discreto successo, vengono vendute entrambe per due kg di [[Lupino|fusaje]], sei [[Mela cotogna|mele cotogne]] e un cespo di [[lattuga]]. <br /> Nel [[1568]] nacque il secondogenito Jan, noto come “il secondo figlio di Bruegel”, o anche come “il fratello del primogenito di Bruegel”, per [[tanti altri]] come "quello che è nato prima del terzogenito abortito di Bruegel”.<br /> Nella sua ultima opera, la ''Parabola dei ciechi'' (1568), si intravede la drammatica consapevolezza dell'ineluttabile, la glorificazione della grottesca e beffarda fine, {{citnec|e una [[piramide]]|e=Eh??!}}.
<br /> La sua lapide riporta la scritta: "OBIIT ILLE ANNO MDLXIX" ("Morì nell'anno [[Boh|MDLXIX]]"). A testimonianza dell'alta considerazione che rivestiva la sua figura, la sua [[tomba]] venne adornata da un dipinto di [[Pieter Paul Rubens]] ancora in loco<ref>Almeno finché [[qualcuno]] non realizza quanto vale!</ref>.
 
== Stile e opere==
Bruegel era capace di descrivere i dettagli più minuti. Osservando l'apparente caos delle [[Ponte sullo stretto di Messina|grandi opere]] si trovano uomini e oggetti rappresentati con cura e con una collocazione precisa. Massimo esempio di tale tecnica è il dipinto dei ''Proverbi fiamminghi'' (1559), in cui circa centoventi ammonimenti e modi di dire della saggezza popolare sono organizzati nello scorcio di un villaggio. Tra questi troviamo il detto:
{{Quote|Male non fa', paura non avè, se proprio non me la vuoi da', fammela almeno vedè!}}
rappresentato allegoricamente da un [[fungo]].
 
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File:Pieter Bruegel il Vecchio opera 1.jpg|''Comunque il tuo stufato faceva veramente cagare'' (1552).
File:Pieter Bruegel il Vecchio opera 2.jpg|''Minchia che sudata! Fortuna 'sto [[Tavernello]] fresco fresco'' (1557).
File:Pieter Bruegel il Vecchio opera 3.jpg|''Corri [[Puttana|bagascia]] che si perde la [[Autobus|corriera]]'' (1554).
File:Pieter Bruegel il Vecchio opera 4.jpg|''Te lo dicevo che da quassù si guardava l'Anderlecht [[Tuttogratis|gratis]]'' (1552) .
File:Pieter Bruegel il Vecchio opera 5.jpg|''Sarò io l'unico [[stronzo]] che lavora a [[Posillipo]]?'' (1554).
File:Pieter Bruegel il Vecchio opera 6.jpg|''Scusa! Dov'è l'ufficio per la [[ManualiNonbooks:Percepire la pensione d'invalidità|domanda d'invalidità]]?'' (1553) .
File:Pieter Bruegel il Vecchio opera 7.jpg|''Il gioco è semplice, c'è una pallina, tre tazzine e un [[pollo]]!'' (1555).
File:Pieter Bruegel il Vecchio opera 8.jpg|''(Gino) Non vedo l'ora di arrivare a [[Lourdes]]! (Mario) E te credo, sei [[Cecità|cieco]]! (1555).
File:Pieter Bruegel il Vecchio opera 9.jpg|''C'ho due rigatoni con la [[pajata]], sei piatti de [[coratella]] e tre [[Cicoria|cicorie ripassate]]! Pe' chi erano?'' (1557).
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== Note ==
 
{{Legginote}}
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*[[Gustav Klimt]]
 
{{Pittori}}
[[Categoria:Pittori]]
[[Categoria:Vecchi]]