Petofono: differenze tra le versioni

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Il '''Petofono''' è uno [[strumento musicale]] che per produrre suoni e melodia sfrutta i [[Peto|peti]].
 
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Il grande sviluppo dello strumento si deve comunque ai tempi moderni. Nell'800 esso era utilizzato sia nelle esecuzioni di melodramma, sia dallo stesso pubblico per sottolineare plauso per gli esecutori. Nel '900 si racconta che il Re d'Italia, Vittorio Emanuele III, fosse così appassionato dello strumento da stupire con le sue esibizioni i regnati dell'Europa, sebbene fosse [[tappo]], riusciva a emettere enormi quantità di gas suonando, mentre saliva le scale del Quirinale, una nota ogni scalino.
Recentemente il maggior musicista contemporaneo, [[Gigi D'Alessio]], ha rivalutato questo antico e nobile strumento inserendo nella sua orchestra ben 4 petofoni, a seconda dei legumi d'origine (fagioli, fave, ceci, lenticchie) che danno suoni molto diversi e [[Note musicali|note]] di differente lunghezza.
[[File:Divieto di scoreggiare.jpg|right|thumb|150px|In taluni posti vige il divieto di esprimere le proprie capacità musicali. A coloro che infrangono la legge viene applicata la punizione del tappo.]]
 
== Struttura e tecnica del Petofono ==
Il suono del Petofono è prodotto dalle vibrazioni dello sfintere anale, e modulato dall'esecutore restringendo e dilatando tale sfintere. Questa vibrazione è prodotta da gas intestinali (quindi il petofono non è aerofono in senso stretto). Questi gas sono assolutamente decisivi in quanto la loro composizione porta a variazioni della densità atmosferica locale, con conseguente alterata conducibilità del suono.
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