Pasta alla carbonara: differenze tra le versioni

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In una trattoria della capitale la frase corretta per ordinarla è:
{{Quote|A moré, portame 'na carbonchia come se deve!}}
* '''Moré''': diminutivo di moretto/a, indica il cameriere. La scelta del termine non è casuale,: l'abbreviazione consente di includere entrambi i sessi, il 90% dei [[meridionali]] e tutti gli [[extracomunitari]]. La presenza di una cameriera svedese è altamente improbabile, specie per l'attuale stipendio mensile proposto in Italia. Per quella cifra una ragazza nordeuropea non lavora, al massimo mostra una [[tetta]] in webcam.
* '''Portame''': imperativo che esclude l'assurda possibilità che la pietanza non sia disponibile. A Roma tale eventualità è considerata reato, punito con il ritiro della licenza e 6 mesi di reclusione per il [[cuoco]].
* '''Carbonchia''': da preferirsi a "carbonara" perché si acquisisce il diritto allo sconto speciale del 20% riservato ai "noantri", gli indigeni della zona Trastevere.
* '''Come se deve''': di quantità adeguata e rispettosa della tradizione. Omettere tale precisazione sarebbe un madornale errore, perché il cuoco si sentirebbe indotto a:
** provare alcune [[Cazzata|raffinate e fantasiose idee]] che aveva in mente da tempo;
** pensare che stiate seguendo una [[dieta]], con conseguente porzione di pasta di circa 80 grammi (quantità generalmente usata dai romani per saggiarne la cottura).