Parto: differenze tra le versioni

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{{Cit2|Alla faccia della parità dei sessi|[[Eva]] a [[Dio]]}}
 
Il '''parto''', poeticamente detto il ''"miracolo della vita"'' e filosoficamente concepito come ''"l'inizio della fine"'' è lo stadio finale della produzione di un essere umano nuovo di zecca, nonché la cosa peggiore che una [[donna]] debba sopportare. Anche peggio dei palpeggiamenti sulla [[metropolitana]] somministrati da mendicanti, suonatori magrebini di fisarmonica e anziani bavosi.
 
== Spiegazione biblica ==
 
Tutto iniziò quando [[Eva]], quella birbona, mangiò il frutto proibito e costrinse [[Adamo]], che poverino, non c'entrava nulla, a fare altrettanto. Così, [[Dio]] pensò bene di prendersela soprattutto con lei, e quando distribuì i compiti, diede alla [[donna]] quello di procreare, ingrassare, soffrire, sanguinare. All'[[uomo]], quello di fare da spettatore, di arrivare alla fine, comodo comodo, e dare il suo cognome all'esserino che la compagna ha tanto faticosamente fabbricato. Già, anni di lotte per l'emancipazione femminile, e il mondo continua a girare in questo modo.
 
== Come si arriva al parto ==