Papa Celestino V: differenze tra le versioni

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==Il papato==
===L'antefatto===
Era il [[1294]] e la [[Chiesa]] non aveva più un [[admin]] da due anni, appena undici [[Cardinale|cardinali]] erano riusciti a sopravvivere alla sete di vendetta di [[Dio]], giunta sotto forma di [[peste]], e il gregge di [[Cristo]] belava fragorosamente, pretendendo l'elezione di un nuovo qualcuno a cui affidare i propri risparmi e minacciando di passare a [[Scientology]] in caso contrario. I cardinali sopravvissuti nel frattempo non si accordavano: chi voleva riunirsi di qua, chi diceva ''"Andiamo di là"'', chi manco rispondeva e aveva impostato il filtro [[Spam|antispam]] per le [[mail]] in arrivo da ''CazzoregàciserveunPapasubito.org''. E, cosa ancor peggiore, durante i vari conclavi i cardinali o si autovotavano o rendevano nulle le schede disegnandovi su [[Madonna|madonne]] baffute, inserendo fette di guanciale del Tufello o scribacchiando citazioni di [[Maometto]] e [[Gordon Ramsay]], spesso confondendoli.
 
A spezzare il clima di goliardica nullafacenza fu [[Carlo II D'Angiò]]: piombato nel bel mezzo del concilio, brandendo il figlio [[Carlo Martello]], il re angioino aveva bisogno di qualcuno che gli indicasse la strada più veloce per Anagni, dove lo aspettava Giacomo d'Aragona che impaziente minacciava di divorare tutte le cassate e gli sfincioni del [[Regno di Sicilia]], assieme ai tre figli di Carlo, se un papa, uno qualunque, non lo avesse immediatamente s-scomunicato e legittimato a invadere [[Sardegna]], [[Corsica]] e [[Canadafrica]].
 
Visto che le cose si mettevano male e che Pietro da Morrone era il [[Padre Pio]] di allora, difatti lo stesso Giacomo d'Aragona portava sempre con sé un [[Souvenir|apribottiglie]] brandizzato del santo eremita, fu scelto lui.
 
Fine.
===L'elezione al soglio pontificio===
===Celestino in carica===